Ultime calcio - Dopo lâesame di italiano sostenuto a Perugia (una farsa), gli agenti di Suarez inviarono un messaggio alla Juventus per ringraziare lâUniversità per Stranieri per la âdisponibilità dimostrataâ.
Cherubini
Il Corriere dellâUmbria riporta il verbale del direttore sportivo del club bianconero, braccio destro di Paratici, Federico Cherubini:
âI contatti con lâavvocato Chiappero li ha tenuti Paratici, che è il dirigente apicale. Uno o due giorni dopo lâesame Paratici ricevette un messaggio da parte dellâavvocato di Suarez o da Suarez stesso, con il quale si voleva ringraziare lâateneo per la disponibilità dimostrata nel corso dellâesame. Non avendo io alcun contatto con lâuniversità per Stranieri e volendo trasferire questo ringraziamento, ho chiamato Oliviero (rettore dellâUniversità Statale di Perugia, ndr) e gli ho passato al telefono Paratici, il quale gli ha brevemente riferito il messaggio di ringraziamento di Suarezâ.
Un ringraziamento, spiega, che si riferiva allâaccoglienza e al trattamento di assoluta discrezione ricevuto il giorno dellâesame. Poi è Oliviero a chiamare Simone Olivieri, ex direttore generale dellUniversità :
âTi ho chiamato per questo. Riceverete una lettera sia dalla Juve che da Suarez, perché ieri sera ha mandato un messaggio alla Juve, dicendo che la professionalità che lui ha trovato nella nostra università , in tanti anni di Barcellona e di Liverpool, ha detto non gli era mai successo. Comunque vi manderà una letteraâ.
Cherubini spiega:
âIl mio ruolo è stato di connessione con la realtà di Perugia, data la mia provenienza geografica, infatti sono di Foligno. La trattativa col calciatore era eseguita in prima persona da Fabio Paratici. I primi di settembre verificammo che il calciatore non aveva il passaporto italiano ed era necessario acquisire la certificazione della lingua italiana. Lo staff di Suarez, che aveva acquisito informazioni presso il consolato di Barcellona, ci informò che la certificazione si poteva conseguire presso lâuniversità di Siena o di Perugia. Nel corso di una riunione, mi pare in data 7 settembre 2020, il segretario generale Maurizio Lombardo mi chiese se conoscevo Maurizio Oliviero, rettore dellâuniversità statale di Perugia. Risposi che lo conoscevo e avevo il contatto telefonico. Lo chiamai e nel corso della telefonata esposi la nostra problematica ed Oliviero mi rispose, precisandomi che la competenza del rilascio del certificato era della Stranieri. Quindi mi diede il contatto di Olivieri. Successivamente il 10-11 settembre, ho ricevuto una telefonata da Oliviero perché la vicenda dellâesame era diventata di dominio pubblico. In particolare Oliviero mi chiede se la Juve avrebbe preso una posizione ufficiale sulla cosa, facendo ad esempio un comunicato stampa. Io feci presente che non avremmo fatto nulla come società perché la decisione di svolgere lâesame o meno era personale del calciatore, che peraltro non era nostro tesseratoâ.