Ultimissime Calcio Napoli - A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Jacomuzzi, presidente dell’Aioc ed ex direttore sportivo di Napoli ed Atalanta. Di seguito, un estratto dell'intervista.
Presidente, oltre ad essere alla guida di AIOC, è stato direttore sportivo di diversi club, tra cui Napoli e Atalanta. Proprio da qui vorrei partire: secondo lei ci sono possibilità che il Napoli riesca ad acquistare Ademola Lookman?
“Guarda, le possibilità ci sono, a parte le richieste economiche dell’Atalanta che o si superano o si accettano. Il punto è capire come viene gestito il ragazzo dal procuratore. Io ho conosciuto Ademola quando era dell’Everton, l’ho seguito anche per altre situazioni durante i miei soggiorni a Liverpool. È un ragazzo tranquillo, normale. Però, sai, la gestione oggi è tutta in mano ai procuratori. Bisogna valutare cosa vogliono loro, perché parliamoci chiaro: vogliono guadagnare. Smentisco un po’ quello che si è letto negli ultimi tempi, ovvero che il ragazzo sia una testa calda. È giovane, ha guadagnato bene, è conosciuto, va in giro e tanti di questi ragazzi finiscono per soffrire un po’ questa popolarità. Ma in campo, secondo me, ha sempre dimostrato di essere inquadrato, senza atteggiamenti fuori luogo né verso gli avversari né verso i compagni. Poi è chiaro: guadagnano tanto e ogni tanto bisogna anche cercare di contenere la loro estrosità.”
Nel contesto tattico di Antonio Conte lo vedrebbe bene?
“Parliamo di un giocatore che ama l’uno contro uno, rapido, non dotato di grande fisico ma con qualità eccezionali negli scambi stretti, può essere utilissimo per Conte. Lookman è uno che ti crea sempre superiorità nell’uno contro uno, salta l’uomo, è rapido, ha inventiva. Forse quello che gli manca un po’ per essere perfetto per Conte è la fase di non possesso. A volte insiste troppo nell’azione personale invece di giocare un po’ di più per il gruppo. Però sai, dipende anche da come viene inserito nell’organico. Se trova le giuste connessioni con i compagni e gli spazi giusti, allora sì, può diventare importante. Conte, da questo punto di vista, è molto bravo. Ecco, un po’ troppo egoista per i gusti di Conte.”
Percorso inverso invece per Giacomo Raspadori, che sembra interessare molto all’Atalanta. Lo vedrebbe bene con Juric?
“Sì, perché Juric cerca un attaccante rapido, veloce, imprevedibile in area. Non uno di fisico, ma uno furbo. E Raspadori ha queste caratteristiche. Potrebbe essere l’alternativa ideale a Lookman, se l’Atalanta dovesse cederlo. Non è un finalizzatore fisico, ma ha velocità, rapidità, intelligenza calcistica. Sono situazioni di mercato che si sviluppano strada facendo, bisogna saperle cogliere.”
E se invece fosse il Napoli, si priverebbe così facilmente di Raspadori?
“Certo, perché mica puoi avere cento giocatori. Anche perché questi ragazzi vogliono giocare. Se tu prendi altri attaccanti e lui si ritrova chiuso, è normale che chieda di andare via. Vuole giocare, non solo guadagnare lo stipendio. È ancora giovane, ha ambizioni, vuole restare nel giro della Nazionale. Se non gioca, rischia di uscire dai radar e quindi può chiedere, con rispetto, di essere ceduto. Sono dinamiche che si vivono nello spogliatoio, nella società, e vanno gestite bene. Raspadori è uno che parla chiaro, non ha mezze misure. Sarà importante vedere come Conte gestirà questa situazione.”
Da un lato, dunque, c’è il Napoli che prosegue con il progetto Conte, dall’altro c’è l’Atalanta che dice addio a Gasperini dopo tanti anni, per affidarsi a Ivan Juric. Le convince questa scelta?
“Juric è cresciuto con Gasperini, ha interpretato il suo sistema in tutto e per tutto, anche nella propria crescita personale. Sicuramente riporterà quelle idee all’Atalanta. Poi, come tutti, ci metterà qualcosa di suo, ma la base resta quella di Gasperini. Le idee calcistiche sono simili, forse cambia qualcosa nell’interpretazione, nei dettagli, ma l’impostazione mentale e la gestione del gruppo sono pressoché identiche. È molto critico verso sé stesso e verso i giocatori, ma nella costruzione può anche inserire qualcosa di nuovo. Vedremo.”
A proposito di scelte da parte di Conte: la convince l’acquisto di Milinkovic-Savic al Napoli? Non tanto per il valore del portiere, che è stato uno dei migliori della scorsa stagione, quanto per la gestione del dualismo con Meret, che in passato ha già vissuto situazioni simili con Ospina.
"Sì, questo è il punto. Se Meret fosse uno tranquillo, forse non ci sarebbe neanche bisogno di mettere in discussione la titolarità. Ma Conte non è uno che lascia le…?cose al caso. Vuole tutti sempre sul filo del rasoio. Con Milinkovic-Savic mette pressione a Meret, lo costringe a dare sempre il massimo. In allenamento e in partita. E poi, con tutti gli impegni che il Napoli avrà, è anche giusto alternare i portieri. Milinkovic-Savic è un portiere affidabile, può dare garanzie. È una scelta che ha senso, anche per motivare Meret.”