News calcio. Gianfranco Zola, ex attaccante del Napoli e della Nazionale, ha parlato ai microfoni di Repubblica dopo la clamorosa eliminazione dell'Italia dai prossimi mondiali:
«Sono devastato da questa sconfitta. Non andare ai Mondiali destabilizza. à come se contro la Macedonia del Nord, con Berardi e gli altri, ci fossi stato anche io. In Italia è già caccia ai responsabili? Cambiamo il modo in cui il calcio vive e si alimenta. Serve un circuito virtuoso che esalti la qualità . Puoi essere ben allenato, organizzato tatticamente ma senza il talento prima o poi vai a sbattere».
Chi salva dallo spareggio perduto?
«Gli episodi migliori sono passati dai piedi di Verratti e Berardi. Mentre Barella mi è parso un poâ stanco. Jorginho ha fatto la sua parte. Mi irrita sentire che i due suoi rigori sbagliati siano stati la causa dellâaddio al Qatar. Stiamo a casa perché non abbiamo avuto forza e qualità . Dal dischetto Jorginho non si è mai tirato indietro, ne ha segnati tanti. Anche io ho sbagliato un rigore importante per gli Europei del â96. Mi sono martoriato a lungo. Ma non è servito».
Zola, da dove si riparte?
«Da scuole calcio, camp e format dâallenamento: spazio alla fantasia. Mi piace il lavoro, e la fermezza con i presidenti dei club di A, mostrata dalla Federcalcio del presidente Gravina. Serve tempo, la nazionale è una grande opportunità per il Paese e arricchisce tutti. Anche le società . Intanto, lasciate in pace Roberto Mancini».