Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione âA Pranzo con Chiarielloâ è intervenuto il giornalista del âIl Mattinoâ Luigi Roano. Di seguito le sue parole:
«Si è aperto un nuovo scenario sulla questione dello stadio. De Laurentiis si è ora rivolto alla Zes, la cabina di regia del governo per lo sviluppo del mezzogiorno, per cogliere lâopportunità di presentare un progetto per uno stadio nuovo a Napoli Est. La Zes racchiude 8 regioni, è presieduta da Josi Romano e ha la funzione di fornire risposte immediate nellâarco di 45 giorni, superando tutti gli ostacoli e i vincoli burocratici dellâamministrazione locale. Quando viene presentata una richiesta di protocollare un progetto si attiva immediatamente la procedura dellâapertura della Conferenza di servizi che è già aperta dal 1 luglio e che sta valutando il progetto di De Laurentiis. Se i funzionari della Zes chiedessero integrazioni al progetto di De Laurentiis, lui glieli deve mandare entro 30 giorni, altrimenti il progetto viene ritenuto decaduto. Dopo di che, il progetto deve essere presentato in correlazione al piano di fattibilità tecnico e scientifico.
Tra lâaltro, câè una legge dove câè un passaggio chiaro che regola la Zes e che dice: âSe un progetto è migliorativo dello status quo, prevale su quello che è stato fatto allo stesso modo per uno stato ma che non ha le stesse caratteristiche di un bene pubblico che porta allo sviluppoâ. In sintesi, se câè un progetto che è ritenuto migliore da tutti, compreso dalle amministrazioni locali, rispetto a quello che è stato presentato precedentemente, anche lâopposizione di uno di loro non potrebbe bastare per bloccarlo. La Gevi ambisce alla stessa area per fare il Palazzetto dello Sport, ma può coesistere con il progetto del Napoli. Ci sono 2500 posti di parcheggio del centro direzionale, ma il numero può aumentare facendo dei lavori.
Câè la possibilità che quella zona diventi una vera e propria cittadella dello sport e un polo attrattivo per la zona di Napoli est. Aurelio De Laurentiis e il Sindaco Gaetano Manfredi sono due persone che stanno facendo davvero tanto per la città di Napoli, ma se arriva un imprenditore che mette sul tavolo quattrocento milioni di euro per fare un progetto, allora diventa difficile cambiare idea. Stadio Diego Armando Maradona? La Costituzione Italiana agevola la libera impresa.
Lâimprenditore fa lâimprenditore e non si può preoccupare delle questioni pubbliche. Se câè un'opportunità o un progetto vero e le carte sono in regola, De Laurentiis ha il via libera e costruisce lo stadio. La questione dello stadio Maradona non rientra nel business e nelle competenze di un imprenditore. Lo Stadio Maradona è un finto problema per De Laurentiis poiché è una struttura di pregio che si trova al centro della città e che può essere trasformata in milioni di altre cose e adibite per altri scopi. Câè la libera impresa e quando si fanno appelli all'impresa per investire sul territorio, bisogna dire che le imprese investono dove vogliono. Punto.
La decisione di De Laurentiis è scaturita dopo aver valutato attentamente tutte le opzioni possibili e ha deciso che per la sua impresa ad oggi la soluzione migliore è questa. La zona di Napoli Est è una riserva di suoni che deve essere sfruttata e câè lo spazio per fare tante cose. Non è necessario che si arrivi ad un braccio di ferro tra il Comune e la società Napoli calcio. De Laurentiis e Manfredi sono due personaggi che vogliono fare il bene della loro città . Non dimentichiamoci che un grande stadio moderno impatta sullâeconomia di sviluppo di un centro urbano come quello della nostra città . Un grande stadio storico come il Diego Armando Maradona, invece, non ha la funzione di accelerare questi processi»