Ospite di Gol Deejay su Radio Deejay, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha affrontato diversi argomenti, a partire da quello legato alle difficoltà economiche del calcio italiano: âNon vogliamo assistenzialismo, ma strumenti per rendere attivabili i principi fondamentali, un nuovo piano industriale nuovo del calcioâ.
Cosa pensa degli agenti?
âPenso che la loro sia una professione importante, è un ruolo nel rispetto delle regole. Le intermediazioni, le scadenze di contratto per dare vantaggi agli intermediari: sono aree critiche. I dati UEFA e quelli della FIGC sono allarmanti, serve approfondire il tema perché sono risorse che escono dal sistema calcio e non è pocoâ.
Il mondiale ogni due anni?
âA livello internazionale servirebbe essere più cauti, le nuove competizioni devono tenere conto degli equilibri dei campionati nazionali. Mi dispiace vedere rapporti conflittuali tra le confederazioni e poi câè la FIFA che deve tenere insieme gli interessi. Il 22 câè un comitato esecutivo UEFA, appoggeremo il no ai mondiali Goni due anni, difenderemo le posizioni dei clubâ.
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La Superlega?
âà ammissibile, non ci sono dubbi, ma bisogna capire se è compatibile con gli altri campionati. Bisogna fare una scelta, o lâuno o lâaltro, non si possono giocare in contemporanea due campionati europei o addirittura una nuova competizioneâ.
Crede sia possibile un compromesso?
âCredo che siano pericolosi dei compromessi in questo caso: a correre dietro a queste ambizioni si rischiano gravi errori che non possiamo permetterci nel momento di crisi più profonda nella storia del calcioâ.