Ultime news SSC Napoli - «Uno scudetto vinto in questo modo entra a far parte di diritto del patrimonio immateriale della città». È ancora senza voce, il rettore dell’università Federico II Matteo Lorito dopo quella che definisce come «una grande emozione personale vissuta innanzitutto da tifoso. Ed è stato diverso anche rispetto a due anni fa». Ecco l'intervista all'edizione odierna di Repubblica:
«Nel 2023 la vittoria era stata virtualmente conseguita già da mesi. Stavolta è stato tutto molto più intenso. Poi, a livello personale, in tre anni il Napoli ha vinto due campionati, io ho vissuto come rettore gli 800 anni della Federico II e adesso anche i 2500 anni di Napoli».
In che modo il successo di una squadra di calcio può spingere la città?
«Questo scudetto non è un episodio occasionale. Grazie al suo presidente, Aurelio de Laurentiis, la società è al verticeormai da anni. Ed è parte di un contesto. Oggi Napoli vive un momento storico straordinario. Non è in testa solo in serie A, ma anche in altri campionati. Pensiamo alla cultura: per gli 800 anni della Federico II sono venuti in città il presidente Sergio Mattarella e i reali di Spagna. Poi la ricerca: siamo un grande hub scientifico dove arrivano ricercatori dagli Stati Uniti e da tutto il mondo. E ancora: l’attrattività, un campionato nel quale si iscrive a pieno titolo l’aggiudicazione di un evento come la Coppa America».
Però siamo ancora indietro nel campionato dei servizi e della sicurezza.
«Manca qualcosa, sicuramente, anche perché Napoli non è una città facile da gestire e ha subito i limiti che hanno frenato lo sviluppo di tutto il Meridione. Però non è la stessa di dieci anni fa. I segnali positivi ci sono e sono tanti. I trasporti sono migliorati, noi come università accogliamo 55 mila studenti che non pagano tasse, con una celta politica nella quale rientrano le sedi aperte a San Giovanni a Teduccio, Scampia, Caivano. I gradini da salire sono molti, ma stiamo crescendo. Dobbiamo integrare le diverse Napoli e in questo senso il tifo per la squadra può aiutare».
In che modo?
«Una grande emozione collettiva come la vittoria dello scudetto può aumentare il senso di napoletanità unificante che ci consente di vivere meglio insieme. Allo stadio i diversi strati sociali si uniscono. Attraverso sensazioni come quelle di questi giorni, la comunità di persone che si ritrova insieme a Napoli vive meglio. E questo è un valore enorme».