Il presidente del Napoli De Laurentiis, nell'intervista rilasciata a Radio Kiss Kiss Napoli, ha avuto modo di chiarire quella che per molti è stata una uscita infelice nei confronti dei tifosi
Sulla battuta dei tifosi vessati: "Bisogna sapere interpretare le parole che uno pronuncia. Veniamo fuori da un periodo particolare, quello del Covid. Quando perdi più di 200 milioni, in un contesto di calcio italiano in cui si perde 1 mld e 800 mln in un biennio, in cui questo virus inconcepibile, dopo esser stati in una bolla e c'è incertezza, tu ti senti frustrato. E' chiaro che tu a un certo punto ti identifichi con chi per altre motivazioni può essere danneggiato economicamente, deluso nei propri affetti e nel proprio lavoro.
E trova valvola di sfogo nel suo essere tifoso, che è una zona franca, una zona che gli appartiene. Io ho detto che uno si sente vessato e ha bisogno di sfogarsi, ma quest'esplosione di gioia che c'è negli stadi non vuol dire che il tifoso c'è, che il tifoso non ti volta le spalle?
Quando si fanno delle conferenze stampa per alcuni argomenti, poi si vira su altri argomenti perché magari un giornalista tira fuori una battuta, c'è una domanda non prevista e magari la risposta che viene data viene forse mal interpretata, perché non c'è tempo di studiarla e approfondirla con un dibattito, se a qualcuno ha dato fastidio. In questo modo non ci sarebbe stato un misunderstanding, per il quale se qualcuno ha provato dolore me ne scuso profondamente".