Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni Sky.
Sono stati toccati diversi temi, dal futuro di Spalletti e Mertens, agli obiettivi di calciomercato e l'addio di Insigne.
Futuro del tecnico - "Spalletti ha 3 anni di contratto: 2 fissi più uno di opzione da parte nostra. Io non ho mai pensato a sostituirlo.
Rinnovo Mertens - "Uno che viene da fuori come Dries, e che vive a Posillipo, dove tu respiri la storia da ogni pietra, dove guardi Capri e il Vesuvio dalla sua terrazza, ma dove vuole andare? A me fanno ridere. Ha pure chiamato il figlio Ciro. Più di questo... Poi ora gliel'ho detto: 'Ciro, che dobbiamo fa'? Vuoi stare a Napoli?' La palla in mano ce l'ha lui, ora se la deve gestire. Gli ho chiesto quando avrebbe voluto poi rivedermi, per riparlarne. Lui mi ha detto, con il sorriso che lo contraddistingue: "Presidè, ce verimm'". "
Sullo scudetto - "Ieri ci siamo detti: da qui alla fine ci servono 4 punti in 4 partite. L'obiettivo di quest’anno era tornare in Champions League. Nessuno ha mai chiesto o parlato di scudetto. Il programma è ritornare in Champions, non importa se arriviamo 2 o 4".
Calciomercato - "Raspadori e Traorè? Il Sassuolo è una bottega cara! Non finirò mai di ringraziare Benitez per aver portato gioielli, che il Napoli deve tornare a scovare".
Addio Lorenzo -
"Mi dispiace che Insigne vada via. Ieri sera ci siamo sorrisi e l’ho trattato come un padre. Lui resterà sempre nella storia del Napoli.
Il Sassuolo è una bottega cara, il Napoli deve ricominciare a trovare gioielli, come abbiamo fatto con Benitez che non smetterò mai di ringraziare.
Koulibaly capitano - "Koulibaly è Koulibaly. Kvaratskhelia vedremo come chiamarlo, potremmo chiamarlo Zizì, non è male. L’anno prossimo? Sarà un momento complicato, c’è anche la guerra e non sappiamo cosa accadrà. Sono preoccupato per tutte le partite volute da Uefa e Fifa, non pensano ai tifosi".
Obiettivo e budget - "Da questa chiacchierata cordiale e rispettosa credo sia venuta fuori una mano tesa da parte di tutti: servono 4 punti in quattro giornate, anche se sarebbe meglio vincerle tutte. Ma a inizio anno abbiamo puntato il ritorno in Champions, nessuno ha parlato di Coppa Italia, Europa League o scudetto. Siamo fuori di 220 milioni di euro e abbiamo un monte ingaggi altissimo. Spalletti ha tre anni di contratto, non ho mai pensato alla sua sostituzione.".
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