Aurelio De Laurentiis spesso ripete una frase: «I contratti si rispettano, non dimenticate che mio zio Dino tolse la casa a Fellini». Alessandro Ferrucci ha intervistato per il Fatto Quotidiano Filippo Ascione, assistente di Fellini in âGinger e Fredâ, che ha vissuto a strettissimo contatto con lui nellâultimo decennio di vita del regista.
âChi è stato Rol? Un sensitivo straordinario. Con lui lâimprevedibile si tramutava in realtà . E Fellini lo raggiungeva a Torino per trovare risposte alle sue ricerche; ma câè un territorio che non ho mai voluto frequentare: quello dellâaldilà . E lâho evitato pure quando parlavo con Rol: lui poteva rivelarti il giorno e lâora esatta della tua morte e câè stato chi lo ha voluto sapere e chi no; Kennedy lo chieseâ.
Quando ha visto JFK?
Un anno prima del suo omicidio è andato a Torino, perché Rol non si spostava. Ovviamente ne rimase turbato, tanto da non parlare nei giorni successivi.
Lei ha chiesto la data?
Né io né Federico (Fellini).
A quale film ha detto di no?
«A uno prodotto da De Laurentiis sullâaldilà ; (cambia voce) Federico inizia a girarlo e si ammala, entra in ospedale, gli danno un mese di vita; si salva solo perché un suo vecchio amico, medico generico, lo va a trovare e capisce che il problema era una semplice allergia a un farmaco. Poi tramite Dino Buzzati conosce Rol e gli consigli di mollare il film. Finiscono in causa e Fellini perde tutto».
Tutte le news sul calciomercato Napoli e sul Napoli