Notizie Calcio Napoli - A â1 Football Clubâ, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gaetano DâAgostino, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Roma e Udinese. Di seguito, un estratto delle sue dichiarazioni.
Questa sera coi saranno due partite, una per gli amanti del calcio, Roma-Siviglia, una per i non amanti del calcio, ovvero lâItalia U20. âSto seguendo anche io lâItalia ed ho ammirato un calciatore in fase di ascesa come Casadei. Allâestero, ormai, quando i calciatori giocano e sono forti se li fanno pagare. In Italia, invece, la nostra mentalità ci porta a ritenere giovani i giocatori di 26 anni. In Spagna e Germania si esordisce e ci si afferma già a 17 anni. Nel calcio non câè il giovane, se non anagrafico. Esistono solo calciatori bravi che meritano lâoccasione di esprimersiâ.
Che gara si aspetta questa sera? âEâ sempre una finale. La Roma affronterà una squadra che sa cosa vuol dire vincere la competizione. Tuttavia, sappiamo come Mou si esalti, storicamente, nelle finali. Spero che tutto il popolo romano possa festeggiare in quella che, potenzialmente, potrebbe essere la notte più importante della storia del clubâ.
Avere due finali in due anni è un risultato grandioso: il rischio di un passo indietro, con lâaddio di Mou, è un rischio concreto? âIn passato ho detto che, se Mou andasse via, la costruzione iconica attorno al tecnico lusitano rischierebbe di decadere. Il portoghese è un punto di riferimento. Il migliore dal punto di vista culturale e della capacità di guidare, mentalmente, unâintera piazza. Ascolto spesso le trasmissioni radiofoniche romane. Non ho mai sentito un tifoso pensarla diversamente da tutti gli altri tifosi chiamati ad esprimersi. Una cosa mai accaduta. Mourinho, dunque, è riuscito ad unificare la piazza. Con lâaddio del coach la Roma avrebbe molto da perdere. Ai primi risultati negativi potrebbero scatenarsi aspre polemicheâ.
Dal prossimo anno alcuni audio tra Var e arbitro saranno resi pubblici: è un passo in avanti? âDirei di sì. Lâausilio della tecnologia è sempre un vantaggio da accogliere. Non dimentichiamoci che da casa ci sono centinaia di tifosi che seguono ed hanno contezza di quanto accade sul campo. Lâintroduzione della tecnologia sul fuorigioco, infatti, ha fatto sì che le critiche potessero ridursi. A tal motivo, poter assistere ad una spiegazione in diretta su quelle che sono le decisioni prese in gara non può che contribuire a ridurre problematicità e polemiche. Difatti, conoscendo quelle che sono le motivazioni, si potrebbe avere consapevolezza dellâunicità di giudizioâ.
Chi è lâuomo giusto per garantire nuovi successi al Napoli? âAd oggi direi nessuno. Non so se si tratta di una questione che inerente alla volontà di un concedersi un anno sabbatico, di un malessere tra presidente ed allenatore o una questione tecnica. Per un processo che cominciava a dare i propri frutti non è il massimo, bisognerà ricominciare da capo. Chiunque verrà a Napoli sarà chiamato a vincere. Arrivare secondo vorrà dire aver fatto peggio della stagione precedente. Sarà una bella gatta da pelare quella della prossima stagione e della guida tecnicaâ.
Come possono essere sostituiti Kim e Osimhen? âHo sentito parlare di Beto. Ci sono giocatori che sono forti per vincere ed altri forti per salvarsi. Osimhen ha dimostrato di essere uno dei giocatori più forti dâEuropa, e pronto al successo. Beto, invece, ha sinora lottato per la salvezza ad Udine. Sono fattori da non sottovalutare soprattutto in relazione alla capacità del giocatore di reggere le pressioni che la prossima stagione Napoli potrà esercitare. à un discorso che vale anche per il sostituto di Kim. Il coreano ha mostrato di saper raccogliere la pesantissima eredità di Koulibaly. Il compito a cui sarebbe chiamato il sostituto sarebbe davvero arduo. Un difensore che possa dirsi al livello di Kim non può che essere un top del ruolo, con prezzi da capogiro intorno ai 100 milioni e lâeventualità , da considerare, che il club di appartenenza non acconsenta alla cessioneâ.