Ultime notizie. Il dottor Paolo Ascierto ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni de Il Mattino:
«Vedo gente in giro senza mascherine che non rispetta la distanzia sociale, ma il numero di infezioni è ancora alto. Tra giovedì e venerdì scorso c'era anche traffico. Stessa situazione nella zona ospedaliera, al rione Alto. Sembra prevalere il rompete le righe».
E invece, occorre cautela
«Atteggiamenti, che non voglio dire irresponsabili, ma dettati dalla sensazione che sia tutto finito, sono pericolosi in una fase tanto delicata come quella della graduale ripresa delle attività . Ora non si può tirare sospiro di sollievo».
Anche se i contagi sono ridotti, soprattutto in Campania e nel resto del Sud?
«Credo che proprio questo abbia influito negativamente: un giorno a Napoli si sono avuti zero contagi, per quattro consecutivi non è moro nessuno, sono diminuiti i pazienti nelle terapie intensive. Ma basta poco perché la situazione peggiori».
Ritiene sia un errore anche il via libera appena dato a diverse attività , come il delivery, il cibo da asporto, o la riapertura di cartolerie e librerie?
«Qualcosa deve riprendere, ma proprio per questo è importate fare attenzion. Bisogna rispettare il distanziamento sociale, lavare spesso le mani, andare nelle librerie o nelle cartolerie se necessario. E portare sempre la mascherina».Nemmeno la cura Ascierto può bastare, con i suoi oltre 4000 pazienti trattati?
«Certo che no. I risultati sono incoraggianti, a giorni verranno resi noti dall'Aifa, l'Agenzia nazionale del farmaco, e io terrò una prima relazione sulla ricerca scientifica al meeting annuale dell'Aacr, l'American association for cancer research».Giovani con il Covid-19 ricoverati in rianimazione, non solo al Nord.
«Abbiamo trattato con successo un ragazzo del 1993. Di appena 27 anni, e tanti colleghi medici... Persone che mai avremmo immaginato di vedere in terapia intensiva... Solo i grandi sacrifici del lockdown hanno consentito il contenimento dei casi. Ma, è decisivo ripetere, non basta appunto un giorno di contagi zero: come recita un vecchio adagio, una rondine non fa primavera. Occorre che un andamento costante, e poi è necessario avere il vaccino».
E lo sport?
«Bene le fasce orarie, niente jogging di gruppo».à preoccupato da una seconda ondata di contagi temuta, se non ora, in autunno?
«à presto per parlarne, ma è chiaro che può accadere. Anche a Wuhan, dove si è arrivati a zero infezioni il 20 marzo, c'è poi stato un ritorno del virus».