Meno quattro alla grande sfida. Sono giorni segnati da una domanda ovvia con risposta impossibile. Juve e Napoli, chi vince? Ci si può affidare alla logica per capire almeno che partita sarà . Si scelgono tre parametri. Tattica, condizione atletica, componente psicologica. Il primo vede favorito il Napoli, non fosse altro: la Juve è costretta a rivedere la sua formula. L’infortunio di Chiellini, sembrerà un paradosso, riduce i dubbi di Allegri. Lo spinge a modificare la difesa: da 3 a 4 elementi. Assente il veterano d’acciaio, la Juve non schiererà mai come terzo a sinistra Rugani, ancora peggio Evra o Alex Sandro. La difesa a 3, nell’attuale 3-5-2, è improponibile se solo Allegri pesca in cineteca Napoli- Torino. La vanità di Ventura, nello stadio delle sue disillusioni ai tempi della C1 con il Napoli, confermò l’assetto tattico della difesa a 3 contro il 4-3-3 e l’esplosivo terzetto Callejon-Higuain- Insigne. Schierare una difesa a 3 contro il Napoli è corretto solo se ci si vuol difendere. Basta abbassare gli esterni per comporre un 5-3-2, barriera ostinata e ripartenze. Non è il caso della Juve che, s’immagina, tenterà di vincere: seconda con due punti in meno, non cerca il pari. Ipotizzando gli esterni alti di un suo eventuale 3-5-2, per il Napoli lo Juve Stadium diventerebbe allegro come un lunapark. I tre difensori, se rimangono stretti avranno buon gioco su Higuain e sugli inserimenti centrali, ma lasceranno spazi fatali sugli angoli per Insigne e Callejon. Se invece i tre si allargano, formano una difesa slabbrata, il sogno inconfessato di Higuain. C’è da aspettarsi una difesa a 4 della Juve con Lichtsteiner, Bonucci, Barsagli ed un quarto tra Evra e Alex Sandro. Ma Allegri dovrà poi cercare un posto a Cuadrado, che domenica ha sbloccato la partita. Il complicato disegno tattico dimostra quanto sia tormentata l’attesa di Allegri. Al contrario Sarri può curare solo i dettagli, la struttura non sarà modificata. Un vantaggio almeno nel rompicapo della vigilia. C’è parità nella condizione atletica, con il Napoli che, se non trema, corre e gioca a memoria. Favore netto alla Juve invece per la condizione psicologica. Sarà pure usurata da 14 vittorie consecutive, ma chi vince 4 scudetti di fila toccando anche una finale di Champions ha con Allegri maturità e nervi di titanio. Nel Napoli solo Reina con il Liverpool e Higuain in Spagnavantano vittorie a così alta tensione. Gli altri le hanno viste solo in tv o in panchina. Il discorso non vale per Sarri. Trova una spregiudicata serenità nella conoscenza del calcio, maturata attraverso anni di ricerca nella solitudine del suo laboratorio toscano.