Koulibaly: "Storia al capolinea col Napoli, per rispetto non ho mai forzato la partenza. Chelsea unici a volermi"

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Koulibaly: Storia al capolinea col Napoli, per rispetto non ho mai forzato la partenza. Chelsea unici a volermi

Conferenza stampa di presentazione di Kalidou Koulibaly come nuovo giocatore del Chelsea. L'ex difensore del Napoli ha raccontato i motivi dell'addio alla maglia azzurra

Calciomercato Napoli, si è svolta oggi a Londra la conferenza presentazione di Kalidou Koulibaly come nuovo giocatore del Chelsea. Il capitano del Senegal è stato pagato 40 milioni di euro ed ha sottoscritto col club britannico un contratto di 4 anni

Conferenza presentazione Koulibaly Chelsea

Conferenza presentazione Koulibaly Chelsea

Vero che la Premier mi voleva da molto tempo, ma credo in Dio, credo che il momento giusto fosse questo. Forse prima nessun club era pronto, forse il Napoli non voleva farmi partire e non sono il tipo di giocatore che litiga con il suo club per partire. Ho molto rispetto per il proprietario del Napoli, per i suoi tifosi, non mi sono mai imposto per partire. Questa volta però era la volta buona, ho passato 8 anni là, ho avuto un sacco di bei momenti, ho imparato un sacco sul calcio. Penso che ero arrivato alla fine della mia storia col Napoli, così ho detto ai miei amici che sarei venuto al Chelsea. Perché il Chelsea? Perché è l'unico club che mi ha voluto davvero, il primo contatto c'è stato nel 2019, non è successo ma ero sempre collegato al Chelsea e questa volta le condizioni c'erano tutte. Quindi sono venuto qui e sono molto felice di aggregarmi al Chelsea, alla Premier League, mi sono subito sentito a casa.

Spero di restare qui per molto tempo, voglio dare tutto per il club. Hanno molta fiducia in me, quindi voglio fare del mio meglio in campo. Voglio mostrare a tutti che hanno fatto la scelta giusta. C'è un grande club, un grande staff, grandi tifosi, grande squadra, sono come un bambino in un negozio di giocattoli. Sto scoprendo tutto e sono molto felice. All'età di 31 anni sono nel club giusto al momento giusto.

Quando ho sentito Terry avevo appena firmato con il Chelsea, la notta prima. Ero felice, volevo sapere quale numero fosse libero e parlando col team manager non mi ha detto che c'era il 26 libero. Così ho chiesto io di quel numero e lui mi ha risposto che da quando l'ha lasciato John nessuno ha voluto prenderlo. Quindi ne ho parlato con Gianfranco Zola, al quale ho chiesto anche dei tifosi e della società e gli ho chiesto il numero di Terry. Così l'ho chiamato, all'inizio non credeva fossi io, pensava ad uno scherzo, ha chiesto al team manager per sapere se fossi davvero io. Così gli ho chiesto il permesso di usare la 26, so che è molto importante per lui così come lo è per me, che lo indosso da quando sono arrivato a Napoli. Sono stato molto felice che mi abbia detto sì.

Rudiger è un grande calciatore, ci ho giocato contro quando era alla Roma, so che ha fatto bene al Chelsea. Per me non costituisce motivo di pressione, non voglio essere il giocatore che rimpiazza Rudiger. Ho un altro stile, un altro modo di giocare a calcio, un altro modo di vedere il calcio, sarò Kalidou Koulibaly. So che il calcio inglese è diverso e sarà difficile per me, ma voglio iniziare a giocare e mostrare di cosa sono capace.

Affrontare Kane e Salah? Ci sono grandi attaccanti in Premier, alcuni tra i migliori al mondo, non sarà facile per me ma voglio mostrare a tutti che sono il difensore che tutti si aspettano. Non vedo l'ora di giocare, non penso troppo agli avversari, penso alla mia squadra. Preferisco vincere ogni partita anziché non prendere mai gol. Se riusciamo ad avere solidità difensiva, poi gli attaccanti non avranno problemi nella mente e riusciranno a segnare molto. Sono grandi attaccanti, gente che sa far gol in qualsiasi momento da qualsiasi posizione.

Sto scoprendo tutto di Londra, sto visitando la città, è differente da Napoli. Tutti parlavano del calcio tutto il tempo, anche quando portavo i bambini a scuola parlavo di calcio coi genitori degli altri bambini. Qui mi sto prendendo il mio tempo, voglio visitare tutto con calma e poi saprò dire di più su Londra. Fish and chips? Mi piace, mia moglie l'ha preso l'altra sera, ho visto che è buono. Ad oggi penso alla gara di sabato, mi preparo per aiutare la squadra, se il mister mi darà l'opportunità darò tutto per aiutare la squadra.

Devo adattarmi a tutto qui, devo andare più veloce, così deve fare la mia testa, i miei occhi. In Serie A è tutto più calmo, qui bisogna pensare molto rapidamente. Ringrazio lo staff, devo adattarmi alla difesa a 3, mi hanno dato la possibilità di adattarmi e mi stanno aiutando a farlo, ringrazio anche compagni come Thiago e Azpi, so che mi servirà molto tempo. Non sarò il calciatore che tutti si aspettano alla prima partita, mi serviranno 2-3 mesi. Ad oggi penso alla gara di sabato, mi preparo per aiutare la squadra, se il mister mi darà l'opportunità darò tutto per aiutare la squadra.

La nuova proprietà mi ha dato una buona impressione, non mi ha fatto grandi discorsi, mi ha detto che voleva che diventassi un giocatore del Chelsea, che facessi parte di questo periodo di transizione. Forse sono nuovo nel club ma per molti è tutto nuovo con la nuova proprietà, che farà di tutto per essere competitivi. Servirà tempo, ma penso che sia un buon momento per il Chelsea, per tutti qui.

Napoli che non ingaggerà più giocatori africani? Per me la cosa più importante è rispettare tutti, quando ho giocato a Napoli ho vinto la Coppa d'Africa, è vero che è stato un momento difficile per il team quando siamo andati in Coppa d'Africa, ma l'abbiamo vinta e oggi sono molto felice. Dobbiamo avere rispetto della squadre nazionali, non si può parlare delle Nazionali così, ma rispetto quello che pensa, se pensa che può fare a meno dei calciatori africani è una scelta sua, ma penso che non tutti hanno la stessa idea all'interno del club. Conosco tutti a Napoli, i tifosi non la pensano così. La città è molto rispettosa, prendo queste parole come qualcosa che pensa lui, non il club o la città.

Con Mendy abbiamo parlato un sacco del Chelsea, così come io gli parlavo del Napoli. Mi diceva cose tipo "vieni a giocare con me al Chelsea" ma senza mettermi pressione. Jorginho faceva la stessa cosa ma era sempre in modo amichevole, c'era questo doppio pressing su di me. Non era male, sono ragazzi molto simpatici, ho passato un sacco di tempo con Jorginho a Napoli, passavamo ogni giorno assieme. Quando mi ha detto di venire qui non era sicuro se la proprietà mi voleva davvero. Con Edu la stessa cosa, come giocatori del Senegal abbiamo vinto la Coppa d'Africa insieme. Mi ricordo che abbiamo parlato la settimana scorsa, quando gli ho detto che avevo firmato era molto felice perché le nostre famiglie ora possono passare più tempo insieme. Quando Jorginho ha lasciato Napoli ho perso qualcosa, mi è mancato molto. Sono felice di averli reincontrati così come di aver conosciuto il resto della squadra, mi hanno accolto molto bene.

Sono il quarto giocatore senegalese nella storia del club, hanno fiducia nei giocatori del nostro paese. Ma già mio fratello era un grande fan dei Blues e mi obbligava a vedere le partite del Chelsea. Era il destino. Quando ho firmato era molto felice, così come tutti i fan del Senegal. Voglio avere amore intorno a me quindi mi fa piacere. Anche Demba Ba mi ha fatto avere un messaggio per dirmi che è felice di vedermi qui. Ora tutti vedranno il Chelsea in Senegal, e così faranno anche a Napoli. Questo è molto importante per me.

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