Calciomercato Napoli - Lâeditorialista di Repubblica Paolo Condò è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante âCalcio Napoli 24 Liveâ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (296 Digitale Terrestre) per parlare delle ultime di mercato del Napoli. Ecco quanto evidenziato da CN24:
âOsimhen già lo avevo visto al Lille, si sapeva fosse un ragazzo di qualità ma avevo dei dubbi dopo Pèpè allâArsenal e Leao al Milan ed il loro rendimento stagionale rapportato al prezzo. Osimhen potrebbe saltare questa fase intermedia di ambientamento, la fisicità lo mette al riparo dalle difese italiane. La mezzâora di ieri mi è sembrata coerente con le mie aspettative che erano alte, non è stato pagato poco e ieri ha fatto ciò per cui è stato profumatamente pagato. Nel primo tempo ieri il Napoli non correva, non câerano movimenti ed i giocatori camminavano: nella ripresa il cambio di modulo ha aiutato, peraltro contro una squadra che pensava a difendersi come il Parma. Complice anche il 4-2-3-1, che per me è nelle corde del Napoli, lâarea si è riempita e sono fioccati gol ed occasioni: il nuovo modulo è una opzione a disposizione, potrebbe diventare anche il modulo principale contro avversari che portano pochi rischi alla difesa. La riapertura degli stadi? Il campionato di calcio è una competizione, il bene primario sono le aperture uguali per tutti: che siano 1000, il 10% o altro. Ma che sia la Lega Calcio e non le Regioni a far firmare un accordo tra gentiluomini a tutte le società . Polemiche arbitrali? Ci saranno polemiche furibonde perchè è sempre andata così, sul fallo di mano tornerei indietro: lâarbitro dovrebbe decidere se sia volontario o meno, lâanno scorso è diventato uno schifo totale con la strage dei rigori. La giornata di ieri obbediva alle nuove direttive, ma le polemiche ci saranno sempre. A seconda della squadra per cui si tifa, una cosa sembrerà una porcata orrenda ed unâaltra la giustizia portata sul pianeta: è la natura del calcio. Lâanno scorso tutti i tocchi erano considerati rigore, e a me non è piaciuto: non era calcio, in questo sensoâ