Ultime notizie calcio Napoli - Umberto Chiariello, giornalista di Canale 21, ha letto il suo editoriale nel corso della trasmissione "Campania Sport". Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24:
"Penso ai palloni gonfiati: virologi, politici, ministri, sottosegretari tutti legati alle telecamere come delle star della TV. Sento parlare di passo indietro ma temo che sia passo del gambero: uno davanti e due indietro. Bisogna capire, tra i vari quesiti aperti, cosa fare in caso di calciatore contagiato da Coronavirus. La risposta del Governo è di rimandare tutti a casa in tal caso e così diventa inutile anche allenarsi. Definendo facoltativi gli allenamenti, le società evitano di pagare gli stipendi. Una volta avuti i dati della fase 2 il 18 maggio c'è un pertugio per decidere cosa fare dal momento che il 25 maggio Gravina deve comunicare all'UEFA cosa si intende fare in Italia. Il Governo si sente fiducioso di ripartire ma fa due passi indietro quando dice che il modello tedesco non funziona.
Il pertugio è stretto per decidere cosa fare: il 25 Gravina deve andare a Nion per dire cosa avrà deciso il Governo, se annullare o meno i campionati. De Laurentiis è furioso sul Bari, Stirpe si dichiara pronto a fare causa se non si riprende...Qual è il modello tedesco? Se un giocatore si ammala viene isolato e si prosegue, come in un normale infortunato. Possibile non ci siano i tamponi? Possibile che non abbiano capito che il decentramento sia la soluzione per tutti? Una cosa è andare a Bergamo in pullman e l'altra cosa è fare come in Premier in cui si scelgono alcuni centri con pochi contagi. Si scelgono dei Comuni al Centro-Sud e si concentrano lì le squadre, magari in 150 km per facilitare gli spostamenti in pullman. Il Real ed il Barcellona si sono detti disponibili a giocare anche nel campo d'allenamento. Seguendo il modello tedesco e con il decentramento si può partire domani mattina. I temi seri chi li sta affrontando? Come si risolve la questione dei contratti in scadenza? Solo Gravina ha messo la barra diritta, ma assistiamo al balletto degli imbelli, i nostri governanti, in cui un giorno si mostrano ottimisti, l'altro pessimisti. Il calcio è un'industria ed il Paese deve ripartire. Svegliatevi e vedete di far ripartire, altrimenti vi assumete la responsabilità di un crack ciclopico".