Ultime notizie calcio Napoli - Antonio Careca ha rilasciato un'intervista a CalciomercatoCom, ecco alcuni estratti:
âSei venuto a posta da Milano per lâintervista?â.
Beh, si...
âE allor si tutt strunzâ.
Tutti ridono, e rido anchâio. Ma soprattutto mi chiedo come sia possibile che Careca parli in napoletano come fosse uno scugnizzo di Forcella. Lui, che è di San Paolo e che in Italia non torna poi così spesso:
âSono un brasiliano napoletano, mi arrabbio quando parlano di Napoli sempre in un certo modo. Per fortuna le cose sono cambiate molto rispetto a quando sono arrivato io, allâepoca ci descrivevano come il terzo mondo. Qualche passo avanti è stato fatto, un percorso che ha avviato Diego prima di tuttiâ.
Perché dici Diego, câeri comunque anche tu.
âDico Diego perché lui è arrivato prima e perché è stato il nostro esempio. Lui ha guidato una rivoluzione sportiva che però aveva un senso molto più profondo, che andava oltre i confini del campo. Abbiamo vinto contro Roma, contro Milano, contro Torino. Hanno vinto i napoletani, che avevano bisogno di affrancarsi. Senza Maradona non sarebbe stato possibileâ.
E anche tu ti sei calato nella parte.
âNon è stato difficile, riconoscevo in tante persone le stesse difficoltà che câerano anche in Brasile. Io vengo da una famiglia modesta, il mio papà ha giocato un poâ a calcio ma poi si arrangiava da muratore. E câè unâaltra cosa che accomuna brasiliani e napoletaniâ.
Quale?
âIl modo di affrontare la vita e i problemi. A Napoli ti sorridono tutti, sono allegri e calorosi. Sembra vivano senza complicanze e invece ho conosciuto realtà molto difficili. La differenza sta nellâapproccio, in quel saper trovare spesso anche il lato ironico della cosa. Ma anche nel forte senso di solidarietà . Da altre parti lâegoismo è un elemento che purtroppo si afferma sempre di più. A Napoli non attecchisce, a Napoli ci si aiuta e forse è anche questo che regala una speranza in più a chi tutti i giorni deve andare avantiâ.
Hai visto qualche partita del Napoli?
âSono forti, giocano bene e sono uniti. Ho parlato con Spalletti e mi ha fatto una bellissima impressione, un uomo pulito e onesto. Questo ai calciatori arriva. E poi câè Osimhenâ¦Che è fortissimo e che diventerà ancora più forte perché ha voglia di migliorarsi e ha ancora qualcosina da sgrezzare. Ma è inarrestabile, ha uno strapotere fisico impressionante. Nel gol fatto contro la Roma ho visto qualcosa di Pelé, ha dominato il pallone, sovrastato il difensore e spaccato la porta. In quel gol câè tutto, tecnica, cattiveria e potenzaâ.
Hai vissuto uno scudetto da calciatore, sai cosa significaâ¦
âE proprio perché lo so vorrei tornare per godermelo da tifoso insieme ai napoletani. Sono passati tanti anni, città e tifosi meritano di rivivere una gioia simile e cercherò di programmare bene gli spostamenti. Anche se ti dico una cosa, invidio molto Osimhen e compagni perché avrei voluto godermene almeno un altro da calciatoreâ.