Napoli - Nuovo episodio di Drive&Talk, nuovo viaggio insieme ad Alessandro Buongiorno che rivela alcuni retroscena:
"Da piccolo, ad uno dei primi allenamenti l'allenatore mi chiese quale fosse il mio cognome e io risposi 'Buongiorno', lui replicò dicendo 'buongiorno anche a te, ma come ti chiami?' Questa cosa qui è andata avanti per 5-10 minuti e quindi scherzo con il mio cognome per primo.
Sono riuscito a coinciliare lo studio con il calcio, mi presi un anno di riposo dagli studi quando andai a giocare in prestito da giovane. Io avevo l'idea di farlo, ma durante l'anno a Carpi. Studiavo male di pomeriggio e per questo decisi di riposare, poi ripresi iscrivendomi ad economia facendola online e devo dire che queste università telematiche aiutano molto. I corsi sono tutti online, hai dispense, puoi andare avanti o indietro con i video ed è molto d'aiuto. Gli esami però erano in presenza ed era molto più difficile, avendo programmi giornalieri per gli allenamenti però non potevi organizzare per gli esami. Ora però faccio esami a distanza anche quando sono in ritiro pre partita, c'è sempre quell'ansia che qualcuno possa bussare. Una volta a casa mia sorella non sapeva che dovevo fare l'esame, la avvisai per messaggio ma non lo vide, lei cerca di aprire la porta mia che era chiusa e preoccupata urlava da fuori.
Quando possiamo ci divertiamo a Napoli io, Alex (Meret, ndr), il Cholito (Simeone, ndr) e Raspa (Raspadori, ndr), facciamo spesso giochi da tavola o di logica, a volta siamo andati all'escape room. Io e il Cholito abbiamo in comune la passione per la Marvel. Andiamo anche al cinema insieme. Mi piace giocare a scacchi, playstation con gli amici di Torino giusto per restare in contatto con loro e sentirli. Adesso voglio godermi il mare e sono nella città giusta, mi piace tanto e mi dà davvero serenità il mare e il sole, anche in inverno. Leggo libri fantasy e autobiografie.
Ogni giorno che passa mi trove sempre meglio a Napoli, il clima, il cibo, il mare, le persone. Qui tutte le persone sono veramente di cuore, faccio una fatica immensa a cercare di evitare di mangiare cose che mi propongono. Mi trovo veramente bene a Napoli, alla mia famiglia piace molto, mio padre ha origini campane, i miei nonni sono di Cardito e Avellino. Per ora sono riuscito a visitare poco, ma ci sono delle cose che vorrei vedere assolutamente tra Cristo Velato e Nappoli sotteranea. Appena ho modo vorrei andare a vsitare la costiera e tutti quei posti che sono top.
Ho una mia routine la sera mi preparo i panni da indossare la mattina dopo, così la mattina ho meno da pensare e vengo direttamente al campo. Prima della partita ascolto musica annullando il rumore attorno. Cerco sempre di aiutare e caricare i miei compagni, passo anche per medici, fisioterapisti ecc, resto focalizzato poi sulla partita che sta per iniziare. Quando torno a casa dipende molto dal risultato riguardo cosa penso e faccio, faccio esercizi e terapie. Sono sempre uno degli ultimi ad uscire dallo stadio, me la prendo con comodo e penso tanto agli errori quando le cose non sono andate bene. Se è andata bene sono contento e parlo con tutti, vedo amici perché ho conosciuto ragazzi qui di Napoli, chiamo i miei e mia sorella, è un mood completamente diverso.
Con Conte siamo pronti a tutto, ci fa sempre faticare e correre tanto. Ormai anche se il giorno prima abbiamo spinto tanto siamo sempre pronti a tutto...'amma faticà'".