Gianluigi Buffon ha parlato della propria carriera dal Salone del Libro di Torino, dove oggi presenta il suo libro: âCadere, rialzarsi, cadere, rialzarsiâ. Queste le sue parole sul manoscritto: "Una metafora che ha rappresentato me per il ruolo e poi rappresenta tutti per tutta la vita. Se uno decide di essere protagonista, in questo percorso ci sono varie cadute, poi è importante trovare il motivo per rialzarsi".
Sulla frase del cassonetto della spazzatura al posto del cuore⦠"Uno dei punti più alti della mia carriera (ride ndr). Ora che è passato qualche anno mi vergogno di quello che ho detto. Avevo una certa età , rappresentavo qualcuno, ero il capitano. Le mie fortune o sfortune dipendevano solo da me. Però devo anche dire che se tornassi indietro ridirei tutto. In quel momento, riuscire a far sbollire quellâamarezza, non era solo una partita persa, era qualcosa di speciale, una rimonta epica, in uno stadio epico, con un gruppo che aveva dimostrato un carattere e unâunione speciale, eravamo dei pazzi e dei sognatori. Il giorno prima della partita ci parlavamo e quello è stato il più grande dispiacere. Ad oggi io non so ancora perché sono stato espulso e quindi lâarrabbiatura alle interviste era anche per quello".