Ultimissime Calcio Napoli - A â1 Football Clubâ, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Enzo Bucchioni, giornalista e scrittore. Di seguito, un estratto dellâintervista.
Se il Napoli dovesse superare lâostacolo Lecce, la strada verso lo Scudetto sarebbe realmente in discesa?
âMa io un poâ di discesa la vedo già , ti dico sinceramente, per tutte le cose che ci siamo detti nellâultimo mese: il calendario, la sensazione che lâInter stia pagando un poâ di fatica. Giocare su tre fronti era forse unâutopia, con una squadra anziana e un poâ piena di acciacchi, che ha in testa â per quello che si sta vedendo â soprattutto la Champions League. Certo, ogni gara è uno scoglio, anche quella di stasera lo è. Non posso dirti che con quattro partite il Napoli abbia già fatto 12 punti e lo scudetto sia in tasca, però una bella fetta sì. Il Napoli ha un vantaggio enorme, al di là dei tre punti sullâInter, perché è padrone del proprio destino. Questa è la cosa straordinaria. Devi pensare alle prossime quattro partite come a quattro finali. Le finali sono imprevedibili, da affrontare al massimo della concentrazione, perché lâavversario può andare oltre il proprio valore tecnico. Ecco perché dico che stasera è la partita più complicata.â
Per quanto riguarda invece la Champions League: abbiamo visto una grandissima Inter in trasferta a Barcellona. à tra coloro che credono che lâaver sprecato lâoccasione di vincere peserà al ritorno? Oppure le ottime sensazioni viste in Catalogna si confermeranno anche a Milano?
âGiocare a San Siro, in un ambiente straordinariamente caldo, qualcosa in più te lo dà . Però, con una squadra come il Barcellona, le partite sono molto simili, perché non cambiano modo di giocare, non si lasciano influenzare. Secondo me qualcosa è stato sprecato: câè stata un poâ di disattenzione in fase difensiva. Yamal ha fatto il fenomeno, ma Dimarco, per esempio, è mancato nei raddoppi, e la diagonale sul gol non è stata fatta bene. Allâinterno di una partita straordinaria, câè stata comunque una grande prestazione dellâInter: ha avuto occasioni e le ha sfruttate. Ora bisogna ripetere la stessa gara a San Siro. Loro attaccheranno con maggiore determinazione ed i nerazzurri dovranno colpire nei loro punti deboli. Il Barcellona gioca un calcio spettacolare, ma la fase difensiva la trascurano. Le marcature preventive non esistono: attaccano a testa bassa e basta. E lì lâInter dovrà incidere. Da quando è stato delineato il tabellone, per me la partita più complicata per lâInter era quella con il Bayern. Lì câera più differenza tra le due fasi: offensiva e difensiva. Qui siamo sul 51 a 49 e, secondo me, il piccolo vantaggio è dalla parte dellâInter.â
Se lâInter dovesse chiudere la stagione senza vincere nessun titolo, sarebbe un fallimento?
âPer chi vuole sempre vincere sarà sempre un fallimento. Ma se analizzi sportivamente la stagione, non è così. Quando fai un bilancio di dieci mesi di lavoro, e guardi cosa ha fatto lâInter negli ultimi 4-5 anni, da Conte in poi, vedi che le basi sono state gettate. Conte ha vinto lo scudetto, poi Inzaghi ha lavorato sopra questa squadra e lâha fatta crescere. Ora sei in semifinale di Champions e secondo in campionato. Sportivamente, per me non è un fallimento. Poi è chiaro: da tifoso un poâ di delusione ce lâho. Però guarda alla crescita di giocatori come Asllani, o a veterani di 36 anni come Acerbi che stanno facendo miracoli per essere ancora competitivi. Questa è una squadra un poâ stanca, è vero, ma è stata competitiva e ha dato il massimo.
Chi vuole solo vincere penserà che sia un fallimento. Io dico che lâimportante è sapere di aver dato tutto. E un tifoso dellâInter, equilibrato, dovrebbe essere comunque soddisfatto, anche se si dovesse chiudere la stagione senza un titolo.â