Ultime notizie calcio. Giovanni Branchini, noto agente di mercato, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Tuttomercatoweb:
Cosa pensa della querelle AIC-Lega sul taglio stipendi?
"Il problema è molto più articolato. La grande delusione, il dispiacere dei calciatori e di noi che li rappresentiamo, è vedere come si cerchi di risolvere in maniera semplicistica il problema, sparacchiando soluzioni banali. Togliere parti di stipendi non richiedeva grandi sforzi o grandi cervelli. I calciatori dal primo momento, oltre a intervenire ognuno nella propria realtà , si sono resi disponibili a sospendere pagamenti e dilatare termini tecnico-legali in cui i club sono obbligati a versare gli stipendi. Sappiamo che possono esserci problemi di liquidità , sono mancati gli incassi, ma da una classe dirigente all'altezza ci si aspetta di avere un quadro definitivo, quando sarà , delle reali spese che il calcio affronterà , del danno economico. E vedere i dirigenti che si stiano muovendo anche in altre situazioni, per costruire ulteriori ipotesi di sostegno economico. Se il calciatore deve essere l'unico a sopperire di fronte a un danno economico mai quantificato sembra semplicistico e qualificante. Oggi abbiamo inviato una mail ai presidenti di FIGC, CONI e Lega ribadendo la disponibilità dei calciatori a contribuire, ma all'interno di un'azione strutturata, basata su dati certi e non ipotesi".Si pensa a un ridimensionamento dei valori dei calciatori? E quanto durerà il nuovo mercato?
"Mi avete sentito dire in passato che la posizione di agenti e allenatori, che hanno direttamente a che fare con gli atleti, è contraria ai mercati infiniti e interminabili. Vista però l'eccezionalità della situazione in cui potrebbe esserci ritardo e confusione, con breve lasso di tempo tra la stagione che termina e quella che inizia, potrebbe esserci il periodo di tempo a cavallo delle due competizioni. Verrebbe poi a sparire il mercato di gennaio, e sarebbe una soluzione che mi sento di appoggiare. Sono certo che il valore dei calciatori non diminuirà , magari ci saranno meno operazioni. Chi ha un giocatore che vale molto sa quanto è difficile in questa fase, ma non è impossibile. Dicevo che ci sono affari grossi in corso anche attualmente. Non credo che nessun club svenderà i suoi pezzi migliori, magari i giocatori più importanti saranno venduti tra un anno. Ci potrà essere un grande incremento di scambi, anche di alto livello, per la mancanza di liquidità . Potranno essere anche sorprendenti. Chi avrà la gemma, però, terrà duro e aspetterà il momento giusto".Qualche sua idea sui possibili grandi scambi?
"Non è serio fare nomi, ma si lavora a operazioni con nomi importanti. Tempo fa ho detto che nel calcio di oggi, con queste problematiche, scambi clamorosi come sarebbe potuto essere Del Piero-Iniesta 15 anni fa, potrebbero realizzarsi. Porta una serie di benefici alle due squadre e dà ai giocatori la possibilità di un cambiamento a livelli importantissimi. Alla fine c'è sempre la volontà del calciatore, devono sentirsi funzionali. Del Piero e Iniesta sarebbero stati due prodotti del vivaio, con un costo a bilancio pari a 0 ma un valore sportivo pari almeno a 150-200 milioni di euro. Le due squadre così hanno un utile importante, una plusvalenza stra-legittima a bilancio e l'inserimento di un campionissimo al posto di un altro. Sono esempi per dare significato".