Valerio Bertotto, ex difensore dell'Udinese, interviene a âStadio Apertoâ su TMW Radio per parlare dei temi legati alla Serie A, alle competizioni europee e al modo in cui sono cambiati i difensori di nuova generazione.
La decisione della Lega Calcio di giocare metà delle partite di Seria A a porte chiuse ha generato polemiche, sei d'accordo con questa decisione?
âIn Italia adesso câè unâemergenza sanitaria che va tenuta sotto controllo, evidentemente gli organi competenti dopo un ragionamento accurato hanno deciso per questa soluzione. Certo è che una partita senza pubblico è tutta unâaltra cosaâ.
Tu vivi ad Udine, come si sta vivendo li lâallarme Coronavirus?
âCi sono persone che la vivono malissimo e sono corsi nei negozi a fare scorte di beni di prima necessità . Sicuramente è una cosa seria però non bisogna fare allarmismo per il bene di tuttiâ.
Cosa câè da attendersi da Udinese-Fiorentina?
"Sicuramente lâUdinese non è in un periodo bellissimo. Ha una difficoltà importante sul piano realizzativo e questo è un dato preoccupante. à una partita delicata dove i punti peseranno e saranno utili per allontanare la zona bassa della classifica. Per quanto riguarda la Fiorentina, ora sta emergendo il talento dei singoli grazie al buon lavoro di Iachiniâ.
A tuo avviso câè il rischio che alla fine della giornata la Lazio possa essere in cima alla classifica?
"Perché no, potrebbe essere uno scenario possibile. Finalmente la lotta scudetto è avvincente dopo tanti anni di corse solitarie della Juventus. La Lazio è la dimostrazione che dando il tempo di lavorare ad un allenatore ed a un gruppo i risultati possono essere costruitiâ.
Come si evolverà la lotta al titolo da qui alla fine della stagione?
âSarà importante vedere quanto le squadre impegnate nelle competizioni europee andranno avanti perché le competizioni infrasettimanali ti portano via tante forze. Questo potrebbe essere un grande vantaggio per la Lazio che ha la testa solo sul campionatoâ.
Sarri dopo sette mesi dice che la squadra non riesce ad assimilare alcuni concetti, cosa ne pensi?
âVedendo la Juventus giocare forse fa un po' fatica a lasciare i dettami dei vecchi allenatori. Credo che anche da parte dei calciatori ci voglia il massimo impegno nellâascoltare lâallenatore. Sarri vuole esprimere un calcio moderno e propositivo, non so quale sia il motivo per cui ancora la Juve non sia riuscita ad esprimere questo tipo di gioco. Sullâallenatore e sulla qualità della squadra non si discute, vanno solo rodati gli ingranaggi e per farlo ci vuole tempoâ.
Quali sono le squadre italiane che passeranno il turno?
âLa Juventus ha regalato una partita al Lione, ma penso sia di gran lunga più forte. LâAtalanta allâandata ha sfornato una prestazione incredibile, da levarsi il cappello. Il Napoli se la può giocare perché il Barcellona non è più quella squadra imbattibile di qualche anno faâ.
Su Roma e Inter:
âLa Roma ha iniziato questâanno una progetto nuovo. Davanti ha un bellâavvenire e nelle ultime partite ha dato segnali di ripresa dopo un periodo negativo. LâInter ha una fame di vittorie notevole portata da personalità importanti in dirigenzaâ.
LâInter punterà più allo scudetto o allâEuropa League?
âà difficile dichiarare gli obiettivi, probabilmente lâInter ha più voglia di strappare lo scettro alla Juve che vincere lâEuropa League, poi è chiaro che si gioca sempre per vincere, anche le partitelle del giovedìâ.
Quanto è difficile passare da una difesa a 4 ad una difesa a 3 come, per esempio, ha fatto quest'anno Godin?
âSicuramente sono due modi diversi di giocare, a 3 devi essere sempre pronto ad accettare lâuno contro uno e in fase di possesso devi creare superiorità mentre a 4 sta un po' più fermo. Detto questo in Italia è sicuramente più difficile giocare che in altre nazioni. Godin è un difensore vecchio stampo, ora i nuovi difensori sono di una pasta differente, noto che i nuovi difensori hanno meno capacità di lettura delle situazioniâ.