"Superlega? Si potrebbe andare oltre i fatturati già alti dei club europei, questi ultimi pensano che si possano realizzare maggiori ricavi con un nuovo prodotto: si sta studiando una nuova formula come la super-Champions dal 2024, e per entrarci c'è grande fermento tra quelle squadre che non entrerebbero di diritto nella competizione. C'è anche il Napoli tra queste realtà che vedono nel campionato nazionale un torneo che non garantisce competitività o grandi ritorni economici. Io ridurrei le squadre in Serie A, bisognerebbe puntare su un nucleo forte tra 16-18 club in tutto.Diritti televisivi? Le ultime riforme fatte, con l'innalzamento della parte fissa al 50% credo si sia raggiunto un buon equilibrio: nei prossimi anni entrerà un nuovo criterio che tenterà di dare una quota anche a chi utilizza maggiormente i ragazzi del vivaio. E' difficile trovare la formula giusta per una torta come quella dei diritti tv che tende a rimpicciolirsi: in Italia si è cresciuti di meno rispetto ad altre realtà europee, in Premier l'ultima incassa quanto la Juventus.I sediolini vecchi del San Paolo per il collezionismo? Non credo che il Comune in questo momento possa far partire una vendita, potrebbero finire al macero. Sarebbe una bella idea di marketing, ma difficilmente il Comune possa addentrarsi in una questione così innovativa.Bilancio Napoli dal punto di vista commerciale e da stadio? Sono anni che sottolineo le pecche della gestione De Laurentiis, ha avuto grandi meriti ed è giusto riconoscerglieli. Non essendoci stati investimenti per far crescere i ricavi strutturali, ci ritroviamo con dei ricavi piatti ed il Napoli può agirci su"