Antonio Decaro, sindaco di Bari, è intervenuto ai microfoni di RMC Sport. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli24.it:
"Non l'ha acquistato De Laurentiis, glielo ha assegnato il sindaco: mi prendo tutta la responsabilità per questa scelta. I tifosi mi avevano chiesto una discontinuità col passato: trasparenza e rispetto per la città sarebbero dovute essere le basi. De Laurentiis si è presentato con la sua faccia, la sua firma ed è una garanzia dal punto di vista sportivo, basta ricordare quello che ha fatto con il Napoli. Inoltre mi ha assicurato di tenere separate le due società".
Tra i candidati c'era anche Claudio Lotito...
"Le due proposte erano paragonabili, ma per le norme federali abbiamo scelto De Laurentis, che ha litigato spesso con me nelle telefonate: quando sono in giro per le strade non posso rispondere sempre al cellulare. Lotito possiede anche la Salernitana e sarebbe stato più difficile per il Bari arrivare in Serie B".
La preoccupa la questione della multiproprietà nel regolamento del calcio?
"Ormai il calcio è un'attività industriale. Se non sarà possibile, una volta in Serie A la società di calcio del Bari sarà appetibile per un altro imprenditore, visti anche i 50 milioni dei diritti tv. L'avvocato Grassani lavora sia per De Laurentis che per Preziosi, è uno dei migliori d'Italia. Non è l'avvocato esclusivo del presidente del Napoli. È uno specialista del settore, ho sentito parlare di lui da almeno 4 presidenti di calcio. Ora è giusto ripartire dal basso, dalle tradizioni: a De Laurentis ho affidato la passione dei tifosi, non solo un titolo sportivo".