A “1 Football Club - speciale calciomercato”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, agente FIFA. Di seguito, un estratto dell’intervista.
La situazione Osimhen non si sblocca nonostante siamo ormai ad agosto… “Questa è una cosa che avevamo previsto in tempi non sospetti. Avevamo detto che la comunicazione fosse stata sbagliata. Dichiarare l’addio a metà campionato è una cosa folle, a meno che non hai un club pronto. È una situazione molto difficile da sbrogliare. Anche se trovi un club disposto a pagare una clausola rescissoria tanto alta, c’è lo scoglio dell’ingaggio di dieci milioni. Bisogna uscirne, ed anche velocemente. Si rischia di creare dei malumori nello spogliatoio e con il tecnico. Soltanto Maradona e Messi possono giustificare una simile differenza sull’ingaggio. Neanche Cristiano Ronaldo era digerito così bene… Bisogna capire che Conte fa del gruppo uno dei fattori principali delle sue squadre. Osimhen, però, prenderebbe il doppio dell’allenatore ed il triplo dei propri compagni”
Quale, tra i tanti nove arrivati nel nostro campionato, la incuriosisce maggiormente? “Ho una mia teoria: i centravanti, dopo una stagione esaltante, voglio sempre giudicarli l’anno successivo. Oggi come oggi, mi incuriosisce molto Morata. Un giocatore con la ‘g’ maiuscola. Per lui parlano i titoli ed i trofei. Conoscendo anche il suo lato umano, lo vorrei sempre in un gruppo. Mi incuriosisce molto il Milan, in generale. Per il resto, c’è la Roma che ha speso 40 milioni per Dovbyk... Se avessi avuto oggi Cavani, mi sarei arricchito”
Sarà un Napoli pronto per l’inizio della stagione, nonostante si fatichi a sbloccare la vicenda Osimhen? “I giocatori del Napoli non si possono considerare riserve. Le seconde linee giocherebbero titolari in tante altre squadre di Serie A. Conte vorrà vedere il veleno negli occhi”
La convince il mercato dei rossoneri? “Credo che il Milan sarà la vera antagonista dell’Inter. Ha fatto un’operazione intelligente su un allenatore molto sottovalutato, ma è tra i migliori prospetti del calcio europeo. Ha fatto dei miracoli veri alla Roma. Poi, nel calcio ci sono le variabili. Puoi dire una cosa e vieni smentito una settimana dopo”