Ultime notizie Napoli. «Lo spirito di sacrificio, la voglia di voler vincere sempre e comunque ci porteranno ad uscire vittoriosi da questa quarantena». Questa è la spinta di Eugenio Albarella, uno dei preparatori atletici più conosciuti in ambito internazionale. Storico collaboratore di Trapattoni, oggi parla delle possibili soluzioni che ci saranno per tornare a giocare quando tutto finirà. Ma nel frattempo bisogna restare a casa e come tenere i giocatori più in forma possibile? Ce lo ha spiegato. Rinviati gli Europei al prossimo anno: decisione corretta?
«Sicuramente. In questo momento, visto anche l’impegno economico oltre a quello organizzativo e dato che l’Europeo quest’anno ha un’organizzazione in itinere per tutto il Continente, è stata presa la decisione più saggia. Ahimè forzata, ma quella che è la decisione migliore».
Gravina promuove play-off e play-out per concludere il campionato. Sarebbe la soluzione ideale?
«In questo momento sarebbe la meno peggio, nel momento in cui non ci saranno i tempi e i termini per poter continuare questo campionato. Logicamente adesso è sempre legato a quando le cose potranno essere “normali”. Se, come ci auguriamo, tra un mese la situazione sarà gestibile e quindi in teoria si potrebbe riprendere il campionato ai primi di maggio (visto che ci sono dodici giornate da recuperare) a mio modesto parere ci sono tutti i tempi per poter far finire regolarmente la competizione, così come è stata organizzata quest’anno. Poi per il discorso dei play-off sarà eventualmente una valutazione da fare in seguito e tenerla eventualmente come seconda chance nel momento in cui le cose non dovessero andare come ci auguriamo».
Se il campionato dovesse protrarsi oltre giugno, come fare con i contratti in scadenza ed i prestiti?
«La situazione non è semplice. Se le cose andranno di pari passo con quelli che potranno essere i tempi legali (visto che la stagione agonistica finisce il 30 giugno) allora la cosa sarebbe di facile gestione. Al contrario, se la tempistica va oltre, evidentemente si dovrà trovare una data comune, ma sempre in un contesto internazionale. Perché come il problema ce l’abbiamo in Italia lo avranno tutte le competizioni come la Premier, la Liga, la Bundes, ecc. Quindi sempre con il buonsenso bisognerebbe trovare una data per posticipare di qualche settimana, anche durante il periodo di luglio».