Alzi la mano chi s’aspettava, 2313 giorni fa, di ritrovare un giorno Dries Mertens al secondo posto della classifica dei marcatori all-time della storia della SSC Napoli. Nessuno, certo. Quel ragazzo belga acquistato dal PSV Eindhoven avrebbe dovuto fare, in teoria, il cambio di Lorenzo Insigne. Eppure, 330 settimane e mezzo dopo, lo troviamo a quota 116 gol in Serie A. A meno cinque dalla vetta solitaria. Che roba.
Etienne De Wispelaere risponde praticamente subito al telefono, basta scrivergli il nome ‘Mertens’. Già qualche anno fa, a CalcioNapoli24, raccontò per filo e per segno un Dries ad inizio carriera: il campus nel 2005 alla TopSport School di Gent, la chiamata all’allora DT Michel Louwagie, l’avventura all’Eendracht Aalst nella terza divisione belga…ed un episodio con i pantaloncini alzati. Detto ciò, per il signor De Wispelaere è sempre un piacere ricordare Mertens. Anche brevemente, certo:
“Dries ed il sorpasso a Diego Armando Maradona nella classifica dei marcatori del Napoli? Beh, che dire! Una cosa c’è, aspetta: gli allenatori possono aiutare e dare una mano ad un calciatore, e a me è capitato con Mertens. Ma sono i giocatori a ‘creare’ un allenatore, in fin dei conti. Io stesso, allenando Mertens, sono migliorato”
Ed un ricordo di Mertens, di quelli simpatici? Passano pochi secondi, in attesa della risposta subito pronta di Etienne:
“I suoi 116 gol? Guarda, tutte le sue reti vanno a compensare le occasioni in un match contro il Capellen. Lui sa a cosa mi riferisco…(ride, ndr)”
Il 7 maggio 2006 l’Aalst vinceva 1-0 nell’ultimo turno di Terza Divisione belga, negli ultimi due minuti subì due gol che portarono la squadra agli spareggi e, successivamente, alla retrocessione:
“Arrivai a gennaio, la squadra era composta da ragazzi con età media attorno ai diciannove anni: dall’ultimo posto arrivammo quasi a salvarci, fu un periodo fantastico ma durò due minuti di troppo. E nonostante tutto, Dries non sbagliava mai…”
Quell’anno segnò quattro gol in quattordici partite, vinse il premio di miglior giocatore del torneo. Tredici anni e mezzo dopo, quel ragazzino belga è il secondo miglior marcatore della storia del Napoli. 116 in 290 partite, e chissà quanti altri ancora da qui almeno fino a fine stagione...