Il difensore centrale del Napoli Kalidou Koulibaly ha riportato una distrazione di secondo grado al bicipite femorale sinistro. Ed il rischio di aver finito anzitempo il 2021 è fin troppo concreto, con relative conseguenze che potrebbero riverberarsi sulla Coppa d’Africa (il Napoli tecnicamente dovrebbe liberarlo già a fine dicembre, fosse convocato ed in condizione).
Luciano Spalletti perde il suo personale comandante, quello capace di mettere sempre ‘due o tre punti in più degli altri’, quello con la ‘straordinaria forza di essere di personalità e spessore’. Ma soprattutto perde il centrale difensivo di riferimento, quello con il secondo minutaggio più alto di tutta la squadra dopo Di Lorenzo, l’ancora difensiva di una retroguardia che ha subito 4 gol nelle prime 11 giornate e 5 nelle ultime 3, quando le cose hanno scricchiolato un po’ di più.
Cosa resta in mano a Spalletti, per sostituire Kalidou? Una certezza, un usato sicuro ed un dubbio.
A Spalletti, in questo momento, andrebbe bene di tutto. Dopo aver perso Koulibaly, Anguissa, Osimhen, Fabian ed Insigne - con gli ultimi due recuperabili a breve giro di posta -, e recuperato solo adesso Demme, Politano e Ounas, basterebbe avere almeno un po’ di continuità tra Rrahmani, Juan Jesus e ciò che potrebbe scaturire da Manolas. Una certezza, un usato sicuro ed un dubbio. Ma il Comandante è un’altra cosa, ovvio.