Altro che ‘La Grande Bellezza’, è ‘La Grande Confusione’. Il Napoli è in confusione. In tutti i suoi aspetti. Da un punto di vista dei calciatori, con errori dei singoli inspiegabili e difficili proprio da immaginare - Meret, Malcuit -; da un punto di vista tattico, con la scelta di Spalletti quasi a furor di popolo con Mertens alle spalle di Osimhen dopo mesi di spinte extra-campo che sottovalutavano, però, gli enormi spazi concessi dal centrocampo; da un punto di vista societario, perchè a decidere è sempre e solo Aurelio De Laurentiis e quando si fa tutto da soli non sempre vengono prese le decisioni più sagge. Ma vabbè, il Napoli ha perso ad Empoli ed ora, più che parlare di scudetto e di Champions League, bisogna pensare a salvaguardare l’integrità di un gruppo tutto sommato cotto ed in crisi.
Se oggi conta molto dare una immagine di coesione, le tre mosse del Napoli nel giro di poche ore, dalle 17.44 di ieri alle 10.11 di oggi, fanno pensare in tutt’altra direzione.
Al netto dei tanti caratteri dell’ultimo comunicato stampa, che non aiutano la comprensione della decisione presa, bastava semplicemente comunicare che la squadra sarebbe andata in ritiro fino a nuova comunicazione societaria. Non facilita in alcun modo, soprattutto nell'ambito della comunicazione, dapprima annunciare un ‘ritiro permanente’ deciso dalla Società, poi precisare che la decisione è di Spalletti - e non della società inteso De Laurentiis, che ha poi avallato la scelta. Per poi annunciare ‘incontri serali a cena per aprirsi maggiormente su eventuali criticità’, il che darà anche adito a polemiche, pensieri (quelli relativi a Napoli-Verona sembravano ormai un ricordo), perfino sfottò sull'idea di questi incontri serali.
Poteva semplicemente essere comunicato che il gruppo squadra, al rientro a lavoro a Castel Volturno nella giornata di domani, sarebbe rimasto in ritiro per preparare al meglio la partita di sabato con il Sassuolo. Senza specificare di chi fosse la decisione, dando un segnale di coesione come deve accadere quando si è nel mezzo di una crisi. Oppure vale ciò che cantava Morgan con i Bluvertigo in ‘La Crisi’: “Quando inizia una crisi è un po' tutto concesso Quasi come a Carnevale”. Invece si è ricaduti in un altro verso: “Quando arriva una crisi riaffiorano alcuni ricordi Che credevo persi”, ed il pensiero torna alle tonnare dei ritiri con Benitez ed Ancelotti, e sappiamo come finirono.
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