Passata la rabbia e la delusione cocente di un'ennesima sconfitta, la terza consecutiva per un'annata che sta mortificando una città intera e una stagione leggendaria come la scorsa, è il momento di fare riflessioni. Considerazioni per comprendere ciò che funziona e che non va in questo Napoli sotto la gestione di Walter Mazzarri 2.0. Perché così come non c'è stata una svotla totale - in realtà impensabile in assoluto -, ci sono anche buoni punti di partenza su cui lavorare per salvare la stagione con un minimo e degno 4° posto.
La prima nota positiva, innegabile, è che almeno ora la squadra gioca. Sa cosa fare in campo rispetto all’apatia totale dell’era Garcia e dove si viveva di individualità. Sufficiente, del resto, la prestazione collettiva di ieri. Con anche una buona tenuta del campo al netto delle amnesie difensive improvvise che purtroppo restano una problematica. Risultato innegabilmente bugiardo, con una buona prestazione nonostante la distanza dallo scorso anno resti abissale.
Al contempo ci sono anche almeno 10 punti da sottolineare che non hanno funzionato ieri e che andranno inevitabilmente rivisti per le prossime gare e in generale per la volata del 2024. Riguarda singoli decisamente sotto i propri standard ma anche aspetti generali dell'intero organico.