Il trimestre nero di Carlo Ancelotti: mai così male negli ultimi dieci anni

In casa Napoli non accennano a placarsi. L'ammutinamento nello spogliatoio azzurro ha letteralmente fatto scatenare il putiferio; post Salisburgo, Carlo Ancelotti è finito sulla graticola. Il tecnico azzurro e suo figlio Davide, nonché vice allenatore del club partenopeo sono nel mirino della critica. La tifoseria partenopea invoca a gran voce il suo esonero: in tantissimi, infatti, imputano il malumore dei calciatori ed il cattivo rendimento della squadra al tecnico di Reggiolo.

A dirla tutta, la classifica è a dir poco eloquente: la SSC Napoli è lontana tre lunghezze dalla Roma e dalla zona Europa. Sono solo 19 i punti in classifica raccolti dopo 12 giornate: un bilancio preoccupante, vista anche la mancanza di idee sul piano tattico. Dopo il primo anno sulla panchina azzurra, tutto è mutato: Ancelotti non pare avere il polso della situazione. Lo spogliatoio, secondo i rumors degli ultimi giorni, si sarebbe ribellato anche a causa dell'atteggiamento di Re Carlo. Giocatori impiegati non nel proprio ruolo congeniale, eccessivo turn over: questo alla base del malumore degli azzurri, sfociato poi nella decisione di disattendere al ritiro imposto da Aurelio De Laurentiis. Esonero o meno, Ancelotti ha dimostrato, negli anni addietro, di essere molto di più di quello visto fino ad ora. Certo, il tempo passa per tutti, ma è bene e giusto dare a Cesare quel che è di Cesare.

Senza dubbio, l'avvio di stagione di Ancelotti e del Napoli è cosa mai vista negli ultimi anni. Il secondo posto dell'ultimo anno di Maurizio Sarri aveva esaltato la piazza partenopea, illusasi di poter vincere il tanto agoniato tricolore. Che sia per mancanza di mezzi o di calciatori affamati di vittoria, il Napoli, adesso, dista ben 13 punti dalla capolista Juventus. Un distacco che, probabilmente, non sarà colmato a fine stagione.

Quella di Ancelotti, come dicevamo pocanzi, è stata la partenza peggiore degli ultimi dieci anni, o poco più. Analizzando il rendimento dell'allenatore dall'ultima stagione al Milan ad oggi, appare chiaro come mai ci sia stata una partenza così fiacca e deludente con Carlo in panchina. 

Di seguito, l'elenco nel dettaglio, dalla stagione 2008-2009 ad oggi, del rendimento nelle prime dodici giornate di campionato.

• Milan 2008-2009 - 26 punti

Nell'ultima annata in rossonero, Ancelotti ha collezionato 26 punti nelle prime dodici gare di Serie A. Il suo Milan iniziò male: nelle prime due giornate arrivarono due sconfitte, rispettivamente contro il Bologna ed Il Genoa. Quattro gol incassati e solo uno segnato. Poi un filotto di dieci risultati positivi: otto vittorie e due pareggi contro Cagliari e Lecce.

• Chelsea 2009-2010 - 30 punti

Lo sbarco in Premier League e l'adattamento ad una nuova tipologia di calcio non ha cambaito la sostanza, anzi. Nelle prime dodici gare, Ancelotti ha portato a casa ben 30 punti. Dieci vittorie e solo due sconfitte: i Blues sono usciti battuti contro il Wigan per 3-1 e l'Aston Villa per 2-1. Entrambe le gare furono giocate lontano dalle mura amiche di Stamford Bridge.

• Chelsea 2010-2011 - 28 punti

Il secondo anno a Londra fu, più o meno, sulla stessa lunghezza d'onda. Solo due punti in meno conquistati: alla sesta giornata giunse la sconfitta contro il Manchester City per 2-1 e all'undicesima il 2-0 subito dal Liverpool. Nel mezzo uno 0-0 poco entusiasmante contro l'Aston Villa. 

• Paris Saint-Germain 2012-2013 - 23 punti

A Parigi l'andazzo cambia. Dopo il primo anno da subentrato ad Antoine Kombouaré, nella seconda stagione guadagna 23 punti nelle prime dodici. Una tabella di marcia altalenante: tre pareggi consecutivi, poi quattro vittorie consecutive. All'ottava di Ligue 1 arrivò il 2-2 contro il Marsiglia, poi le vittorie contro Reims e Nancy. Il primo passo falso arrivò nella gara contro il Saint-Etienne, quando i transalpini persero per 1-2. Alla dodicesima, invece puntuale il pareggio col Montpellier.

• Real Madrid 2013-2014 - 28 punti

In Spagna, il rendimento non cambia. Ventotto punti conquistati: un bottino di nove vittorie, due sconfitte ed un pareggio. I passi falsi giunsero nel derby contro l'Atletico Madrid e nel Clasico contro il Barcellona. Il Villareal, invece, alla quarta di campionato, riuscì nell'impresa di strappare un roboante 2-2.

• Real Madrid 2014-2015 - 30 punti

L'anno successivo le cose migliorarono, anche se furono solo due i punti conquistati rispetto all'annata precedente. Esordio contro il Cordoba per 2-0, poi le sconfitte contro Real Sociedad e Atletico Madrid. Da lì in poi, filotto di vittorie e ben 37 reti segnati in sole nove partite.

• Bayern Monaco 2016-2017 - 27 punti

Accolto con entusiasmo in Germania, alla prima stagione in Bundesliga, anche se, rispetto alla stagione in Liga, conquistò tre punti in meno. Otto gare vinte, tre pareggiate e solo una sconfitta, giunta contro il Borussia Dortmund per 1-0 il 19 novembre.

• Bayern Monaco (esonerato dopo 6 gare) 2017-2018 - 13 punti

L'anno successivo fu messo in discussione dalla tifoseria bavaerese e, soprattutto, dallo spogliatoio. Robben, Ribery, Muller, Hummels, Boateng e Lewandowski si schierarono contro Ancelotti che fu esonerato dopo solo sei partite. Tredici i punti conquistati in sei gare: bottino di quattro vittorie, una sconfitta contro l'Hoffenheim ed un 2-2 contro il Wolfsburg.

• Napoli 2018-2019 - 28 punti

Dopo l'esperienza negativa a Monaco di Baviera, Ancelotti si rimette in gioco accettando una piazza decisamente meno blasonata. L'arrivo a sorpresa a Napoli accende l'entusiasmo della piazza. Alla prima stagione sulla panchina azzurra colleziona nove vittorie, un pareggio e due sole sconfitte contro Sampdoria e Juventus. Un bottino positivo dopo dodici partite che, però, non gli ha risparmiato qualche critica da parte della tifoseria, viziata dal bel gioco espresso dagli azzurri di Maurizio Sarri. 

• Napoli 2019-2020 - 19 punti

Quella in corso è sicuramente l'avvio di stagione peggiore degli ultimi dieci anni. Ancelotti è additato come colpevole del putiferio scoppiato in città. La squadra, infatti, non esprime più un gioco qualitativamente positivo ed i risultati, di certo, non lo aiutano. Solo cinque le vittorie, ben tre le sconfitte. Juventus, Cagliari e Roma hanno battuto gli azzurri ed hanno contribuito ad affossare la reputazione del tecnico di Reggiolo. I pareggi contro Torino, SPAL, Atalante e Genoa hanno lasciato più che perplessi.

In conclusione, mai si era visto un Ancelotti così spaesato. Lo spogliatoio contro (?), la tifoseria idem: dalla sua c'è solo Aurelio De Laurentiis. Il tempo scorre, il Napoli non può più perderne. Fiducia fino alla fine del girone di Champions League, con la speranza che la musica possa decisamente cambiare.