Napoli calcio - Va bene elogiare il carattere del Napoli, va benissimo sottolineare il lavoro di Spalletti, ma perché nessuno menziona mai il lavoro di Giuntoli ed il suo staff? La domanda è lecita, soprattutto perché un anno fa (24 gennaio 2021 Verona-Napoli 3-1) si chiese la testa del direttore sportivo e dell'area scouting in quanto colpevoli di aver creato un disastro tecnico con ripercussioni importanti sul bilancio del Napoli. Si parlò addirittura di un De Laurentiis pronto a licenziare l'intera area tecnica perché stufo di spendere tanti soldi per 'mezzi giocatori'. Adesso sono lontani i tempi di quel gossip. Oggi tutti ribadiscono che la rosa a disposizione di Spalletti è forte e può lottare per il traguardo Champions. Memoria corta o pregiudizio? Non lo sapremo mai. La verità, che nessuno può contrattaccare, è che gli acquisti 'catastrofici' per le casse del Napoli ora si stanno rivelando invece mirati. Evidentemente questo direttore sportivo sta lasciando qualcosa tra le varie gestioni tecniche e politiche aziendali di contenimento costi nell'ultimo biennio.
Su Amir si è detto di tutto. Anche lui bollato come pacco strapagato adesso è invece uno dei centrali più affidabili del nostro campionato. Juan Jesus e Anguissa sono figli dell'austerity imposta dal duo Chiavelli-De Laurentiis. Pure loro erano stati bocciati perchè a Napoli è forte chi viene pagato di più rispetto alle rivali. E Lobotka? Un anno fa Gattuso lo voleva dare al Torino. Per fortuna Giuntoli fermò tutto tenendosi il regista che ora con Spalletti è un altro giocatore. Anche Elmas, catalogato come pedina senza ruolo costata troppo, è passato da brutto anatroccolo all'essere cigno. Osimhen ha fatto vedere solo il 30% del suo potenziale ma già questo è bastato per dire che non sono stati soldi buttati. Petagna, d'accordo non sarà Van Nistelrooy e guai a credere che lo sia, ma è uno che la pagnotta se la guadagna sempre. Senza dimenticarci dei vari Di Lorenzo, Lozano, Fabian. Adesso c'è curiosità di vedere all'opera Tuanzebe. Non c'è che dire, dopo un anno il lavoro di Giuntoli è venuto fuori alla distanza. Dispiace per chi lo aveva già messo alla porta celebrando il de profundis.
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