Alessandro Zanoli, Gianluca Gaetano, Alessio Zerbin. In un calcio italiano dove i ragazzi fino ai 24 anni vengono definiti giovani, è facile dire che questi tre rappresentino la gioventù cresciuta nel vivaio del Napoli. Solo che in due vanno per i 23 anni, e l’altro per i 24. E hanno bisogno di giocare, per crescere, per trovare continuità di rendimento, per trovare una strada nel calcio professionistico. Non per forza a Napoli.
di Claudio Russo (@claudioruss)
Il vivaio del Napoli ha sfornato negli anni tanti calciatori che hanno trovato sbocchi tra Serie B e Serie C, e quest’anno nella rosa di Luciano Spalletti sono partiti in tre con il bollino ‘cresciuto nel vivaio’, prezioso nel meccanismo delle liste Serie A e UEFA al limite del prendere in ostaggio. Di minuti, però, ce ne sono stati pochini se escludiamo la Coppa Italia.
Alessio Zerbin ha messo assieme 230 minuti in 13 presenze suddivise in tre competizioni: 65 in Coppa Italia a gennaio con la Cremonese, 97 nel primo mese stagionale tra agosto e settembre. Dal 19 settembre ad oggi, 70 minuti tra Serie A e Champions League. Pochissimi.
Gianluca Gaetano, di minuti, ne ha sommati ancora meno: 128 in 9 presenze totali, 63 in 8 partite senza la Coppa Italia. 8 minuti di media di impiego, al di là dell’annata passata nella squadra campione d’Italia.
Alessandro Zanoli, invece, l’annata con poco impiego l’ha vissuta la scorsa stagione con 457 minuti in 13 partite (450 in 12 match di Serie A), approfittando dello stop di Giovanni Di Lorenzo. Quest’anno, quattro mesi e 21 minuti col Napoli prima di trasferirsi alla Sampdoria, con posto da titolare, gol, assist, e soprattutto ‘sentendo’ la Serie A e dimostrando di poterne far parte, in attesa di tornare in azzurro per rifare il vice di Di Lorenzo, stavolta con più certezze.
Il cammino di Gianluca Gaetano ed Alessio Zerbin, la prossima stagione, dovrà giocoforza seguire le orme dell’ex Carpi. Trovare una squadra di Serie A in grado di dargli spazio, continuità, fiducia, e soprattutto minuti per decifrare meglio il loro talento, troppo superiore alla Serie B dominata tra Cremona e Frosinone, e definire il loro effettivo valore. Che sia da Napoli, o da Serie A in un’altra piazza.
Gaetano ha compiuto 23 anni il 5 maggio, Zerbin 24 il 3 marzo. Se il Napoli vuole puntare su di loro perchè li ritiene di livello adatto alla squadra campione d’Italia, dovrà pensare di lasciarli andare a raccogliere minuti altrove, come successo per Zanoli. Certo non possono rappresentare due figure adatte unicamente a riempire le caselle dei calciatori cresciuti nel vivaio da mantenere in lista. L’esperimento Zanoli ha funzionato, possono esserlo anche loro due. Dopotutto il compito dei rami è allontanarsi dalle radici.
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