Sono lontanissimi i tempi di Giuseppe Mascara e Victor Ruiz, di Alberto Grassi e Vasco Regini. Era un Napoli diverso, che acquistava rimpiazzi in grado unicamente di riempire la panchina senza avere molte chance di giocare (21 presenze in quattro). Quelli del 2011 e del 2016 sono due delle sessioni invernali di mercato che più bruciano nella mente dei tifosi del Napoli, ma a distanza di anni possono essere messe alle spalle, nei meandri della memoria. Quella del gennaio 2023 è la migliore sessione di mercato invernale possibile.
di Claudio Russo (@claudioruss)
Il motivo? Si è andati a colmare le uniche due lacune qualitative nella rosa del Napoli. Ovvero il ruolo del portiere alle spalle di Alex Meret, perchè Salvatore Sirigu mai si è amalgamato alla perfezione con Luciano Spalletti e con i compagni di squadra; ed il ruolo del terzino destro, perchè Alessandro Zanoli dalla sua ha la gioventù e la voglia di emergere, ma anche un bel punto interrogativo nel caso di problematiche riguardanti Giovanni Di Lorenzo.
Chi è arrivato in azzurro? Un portiere in cerca di riscatto come Pierluigi Gollini, moderno e più giovane dell’ex PSG, a condizioni tutto sommato accettabili in caso di riscatto (circa 8 milioni di euro), voglioso comunque di provare a mettere in difficoltà Spalletti nella scelta dell’estremo difensore; l’esperienza e la conoscenza della Serie A di uno Bartosz Bereszynski che, dall’alto delle sue 179 partite con la Sampdoria, si accomoda alle spalle di Giovanni Di Lorenzo e si ritrova catapultato dalla profonda zona retrocessione di una Sampdoria in crisi alla chance di ritagliarsi un posticino nella storia a tinte azzurre.
Per il resto, francamente, non è che si potesse dire o fare tanto altro: il poco utilizzato Diego Demme si giocherà le sue carte alle spalle di Stanislav Lobotka, così come Alessio Zerbin e Gianluca Gaetano - utili a livello di lista Serie A e Champions League - potranno dare una mano quando chiamati in causa (15 presenze in coppia). Eventuali mosse per il futuro non sono comprese, quello che conta è il momento attuale. E per una squadra con 13 punti di vantaggio, con solo davanti un’altra competizione da giocare, come la Champions League, le due mosse messe a segno da Cristiano Giuntoli sono le migliori possibili. Altro che Ruiz, Mascara, Grassi e Regini.
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