Atalanta-Napoli, il giorno dopo... Tre punti pesanti su un campo in cui l'Inter ne aveva prese quattro

Editoriale fonte : Stefano Napolitano
Atalanta-Napoli, il giorno dopo... Tre punti pesanti su un campo in cui l'Inter ne aveva prese quattro

Il giorno dopo Atalanta – Napoli. Pronti, partenza, Fabian Ruiz. Zero a uno e pallone di nuovo a centrocampo. Azzurri che iniziano con una rete di vantaggio

Il giorno dopo Atalanta – Napoli. Pronti, partenza, Fabian Ruiz. Zero a uno e pallone di nuovo a centrocampo. Azzurri che iniziano con una rete di vantaggio grazie al genio di Insigne autore di un millimetrico passaggio per lo spagnolo che si è preso una maglia da titolare anche in campionato e non ha nessuna voglia di sfilarsela. Altra ripartenza e questa volta l’ex Betis litigherà con il piede destro. Ne verrà fuori un passaggio per Berisha. Gli azzurri si abbassano come non si vedeva dai tempi di Mazzarri, Lavezzi e Cavani. Ma partono e ripartono in continuazione. Splendidamente imbeccato da Allan, non sarà fortunato Insigne. La sua conclusione si stamperà sul palo. Dei legni colpiti dal 24 azzurro quest’anno si è perso il conto. All’intervallo il vantaggio è minimo, ma potevano essere almeno tre.

Il giorno dopo Atalanta – Napoli. Non cambia il copione nella ripresa. I bergamaschi partono forte sospinti dal proprio pubblico che tra un coro becero e l’altro, trova anche il tempo per incitare la propria squadra. Gli azzurri gettano alle ortiche un paio di ficcanti ripartenze e l’ex Zapata li punisce. Ancelotti si inalbera. Getta nella mischia Hysaj e Zielinski. Fuori uno stremato Fabian Ruiz e un impreciso e distratto Maksimovic che si dimenticherà di “salire” in occasione del goal degli orobici. In compenso si alza la squadra. Si rivede anche Hamsik dopo un quarto d’ora di riposo in campo. L’Atalanta tira il fiato. I suoi tifosi anche.

Il giorno dopo Atalanta – Napoli. Mario Rui continua a macinare chilometri sulla fascia di competenza. Tra un’ottima diagonale e l’altra, confezionerà anche l’assist vincente per Milik. Il polacco gettato nella mischia a dieci dal termine entrerà finalmente in partita con il piglio giusto. Dopo tre panchine consecutive e un paio di sostituzioni malgrado gli azzurri fossero sotto, abbandona quella supponenza che con la quale era entrato in campo contro il Chievo. Sull’assist di Mario Rui, attaccherà il primo palo, controllerà alla grande e con un sinistro potentissimo fulminerà Berisha. Un giro di lancette e Insigne potrebbe chiuderla. Questa volta niente legni. Solo poco lucidità al cospetto del portiere avversario.

Il giorno dopo Atalanta – Napoli. Si è vista una squadra diversa. Difesa a tre come in Champions per liberare da eccessivi compiti di copertura Mario Rui anche se il portoghese, malgrado sia tra i più bassi della compagnia, proprio di testa metterà più di una pezza in sagaci ripiegamenti difensivi. Sotto tono Allan, forse condizionato anche dall’ammonizione rimediata in avvio. Bloccato Callejon al quale è stato richiesto sacrificio e presenza in mediana. Impreciso Ospina nei rinvii. Ottimo Fabian Ruiz fino a quando la condizione l’ha sorretto.

Il giorno dopo Atalanta – Napoli. Tre punti pesanti su di un campo per antonomasia ostico e sul quale, un paio di settimane addietro, l’Inter ne aveva presi quattro. Bravo, partico e cinico il Napoli di Ancelotti a rientrare alla base con il bottino pieno. Invariata la distanza dalla 

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