Il paradosso del terzino sinistro, questo (s)conosciuto. Non si rivanga troppo sulla storia degli infortuni di Faouzi Ghoulam, del primo crociato del 2017 contro il Manchester City, della rotula successiva, di una condizione precaria e di un altro sfortunatissimo crociato che lo ha fermato quest’anno. Nè questo sarà un elenco di nomi di mercato, perchè effettivamente sappiamo che la priorità del Napoli è di aggiungere un terzino sinistro che possa alternarsi con Mario Rui, sostanzialmente dando per inattivo Ghoulam in attesa di rientro.
La questione, tuttavia, è sull’identikit del terzino sinistro. Non dal punto di vista tattico, bensì economico. Perchè in un Napoli che ricerca un equilibrio post-Covid che tenga conto della mancanza degli introiti della Champions League, far quadrare i conti è la priorità assoluta per De Laurentiis, Chiavelli, Giuntoli e staff. La base di partenza è il monte ingaggi del Napoli, non preso nella sua totalità bensì per posizione.
Portieri (2,7 milioni netti, 0,9 di media)
Terzino destro (3,1 milioni netti, 1,55 di media)
Terzino sinistro (4,5 milioni netti, 2,25 di media)
Centrali difensivi (12,5 milioni netti, 3,125 di media)
Centrocampisti (11 milioni netti, 2,2 di media)
Esterni offensivi (12,2 milioni netti, 3,05 di media)
Attaccanti (10,8 milioni netti, 3,6 di media)
Contando solo questi giocatori, il monte ingaggi è di 56,8 milioni di euro netti (e mancherebbero eventuali acquisti): il peso dei terzini sinistri sfiora l’8% dell’intero totale degli stipendi, non sembra una cifra esorbitante ma lo diventa nel momento in cui uno dei due concorrenti nel ruolo somma 64 partite totali nell’ultimo quadriennio - per fare un raffronto: solo nella stagione appena conclusa il Napoli ne ha giocate 51, nel quadriennio 204. Fanno 140 partite con un solo terzino sinistro naturale, un buco che andava colmato prima e che va colmato ora.
Fin qui ci troviamo, ma bisogna far collimare esigenze tattiche ed economiche. E qui torniamo al discorso ingaggi: risulta difficile immaginare, conoscendo le linee guida dettate da De Laurentiis, che il Napoli possa aggiungere un altro terzino di comprovato livello - ed ingaggio - senza andare a toccare la batteria attuale di terzini. Delle due l’una:
Accettando - a quel punto - l’idea di tenere comunque Ghoulam ed il suo ingaggio notevole, mettendo da parte i propositi di abbassamento del monte ingaggi almeno in quel ruolo. Non c’è altra strada per De Laurentiis, Chiavelli, Giuntoli e staff: dopo quattro anni quel buco andrà chiuso in un modo, eventualmente senza adattare qualcun altro.