Conferenza Spalletti alla vigilia di Udinese Napoli di Serie A. In diretta Luciano Spalletti in conferenza stampa per presentare quella che può essere la partita scudetto. L'allenatore della SSC Napoli Luciano Spalletti parlerà in conferenza dalle ore 12:30.
Se non visualizzi il video, clicca qui per guardarlo su Youtube
Udinese Napoli dal centro sportivo Training Center di Castel Volturno parla Luciano Spalletti in conferenza stampa per il Napoli:
13.18 - Termina conferenza
Spalletti: "Noi siamo contenti del lavoro sviluppato. Di Lorenzo non ha cuore per gli altri, non cala in base a quello che gli si vuole mettere davanti. Tutte queste gare qui necessitano di avere 22 giocatori forti per stare nelle competizioni oppure perdi qualcosa. Il livello deve essere uguale"
Spalletti: "Kvara è un calciatore stupendo, magnifico, delizioso, un top di qualità nonostante essendo giovanissimo. Lui è uno che, l'ho detto un paio di volte che lo bisogna tirare dentro la squadra, perchè ha molte cose da imparare e le imparerà e quando lo farà diventerà micidiale. E' un super calciatore. in questa scuola c'è tutto questo ragionamento di pensare da collettivo. Nel gol preso da Dia, Kvara era intorno alla palla ma lo ha fatto da attaccante. Dentro la scatola della gara serve anche essere difensore. E' un discorso di completamento per essere squadra forte".
Spalletti: "Difficile dire se questa sia la squadra più forte che ho allenato, ci sono evoluzioni di calcio giocato. Accostare squadre passate ad oggi non so che reazione si possono avere. Sono stato fortunato ad aver allenato squadre forti e calciatori fortissimi, bisogna essere bravi a far venire fuori un discorso collettivo che dia entusiasmo perchè dentro una pressione così alta l'entusiasmo che si crea dentro il gruppo è un fattore fondamentale e quest'anno è venuta fuori tanta roba. probabilmente qui aiuta molto che è il sentimento della città . Chi verrà a giocare a Napoli dovrà dare qualcosa in più di tutti. Si percepisce l'amore della città , già al semaforo ti guardano"
Spalletti: "Immortale con lo scudetto? Non provo niente di particolare, provo solo soddisfazione di aver creato questo sentimento. E' difficile che i napoletani abbiano questa reazione qui, il mio pensiero va a ciò che è stato scatenante. Se loro reagiscono così significa che ho fatto qualcosa d'importante"
Spalletti: "Lo sguardo che feci quando De Laurentiis parlò di scudetto? La verità la so io. Feci quello sguardo per dire bene, vediamo quali giocatori arrivano. AI Napoli ho detto di sì per vincere e non per portare lo stipendio a casa. Da questo punto di vista sono fortunatissimo perchè posso mangiare quella famosa bistecca al giorno, non chiedo altro.. Non sono venuto per rotolare le giornate, l'unica scappatoia era vincere. Sono arrivato terzo lo scorso anno mi avete attaccato striscioni che dovevo andare via, anche ora ci sono critiche. C'è chi si diverte, bisognerebbe chiedersi se tiene a Napoli oppure no. Sono venuto convinto di fare qualcosa di importante e di stare un po' a Napoli perchè è molto stimolante"
Spalletti: "Valutazioni future? Ci sono ancora altre belle cose da fare, secondo me più belle assai del contratto ovvero di giocare queste gare facendo tutto fino in fondo. Dobbiamo completare questo percorso poi penseremo a festeggiare. Poi, sempre lo stesso discorso, rimettendosi in gioco e chiedendosi questa cosa: sono in condizioni di poter dare quello che merita questo pubblico?"
Spalletti: "Debbo sempre a che fare sempre con me stesso. Non mi devo domandare cosa possono darmi gli altri, devo sempre a che fare con me e nel sapere se sono nelle condizioni di dare ciò che Napoli merita altrimenti bisogna fare un passo indietro. Il fatto di aver avuto la disponibilità , la necessità di lavorarci a testa bassa dentro è per me ciò che mi ripaga al di là di un successo finale perchè questo dipende da una situazione di gioco, la fortuna, la sfortuna. Debbo essere sempre convinto che le cose che mi succedono passano da quella che è la volontà di ricerca, di lavoro, di impegno al di là degli eventi e persone. Se riesco a lavorare o ce la faccio a lavorare in maniera corretta mi ripaga il lavoro e non il risultato. Vincere uno scudetto a Napoli sarebbe qualcosa di extra, un super lusso che da un punto di vista sportivo mi farà stare comodo in qualsiasi posizione"
Spalletti: "Noi siamo sempre un po' timorosi e insicuri perchè a volte le scelte che fai durano poche secondi e poi tele porti indietro tutta la vita a seconda delle conseguenze. C'è poi anche la considerazione di quello che si è fatto finora, la nostra squadra ha sempre creato episodi nuovi nelle gare. Noi non dobbiamo mai perdere la nostra convinzione di misurarci contro chiunque. l'Udinese sa fare tante cose, Sottil ha mestiere addosso e tanta esperienza perchè già da calciatore era già allenatore. hanno questa fisicità , sono una delle squadre che arriva con più uomini in area avversaria a livello europeo e bisognerà prenderne atto stando attenti. Massimo rispetto, ma la paura devono imporcela sennò no"
Spalletti: "Vedere gente dispiaciuta uscire dallo stadio domenica ti mortifica, è l'opposto che ti dà felicità interiore perchè li vedi felici. Ti nutri da quello che la gente che fa quando ti vedi. Il pensiero è quello di vedere gente felice. Già domenica lo stadio mi ha fatto capire più della nostra classifica quale sia l'impresa che stiamo portando a termine. E' quello che sognavo quando sono arrivato, mi immaginavo uno stadio pieno di colore azzurro con tutti che festeggiavano insieme"
Spalletti: "Scudetto? Ce lo stiamo trezziando piano piano come dicono a Napoli. Fin dall'inizio sapevo di avere a che fare con un gruppo di purosangue, fa piacere che in poco tempo abbiano dimostrato il loro carattere e la loro qualità . Ci sono stati momenti difficili dove si è dovuta esibire una personalità il giorno dopo. Questo scudetto è un evento che esce dagli schemi, è un evento che ne trarrebbero vantaggi non solo il Napoli, Napoli città , ma anche tutti gli addetti a questo sistema. C'è poi però da fare quest'ultimo strappo che diventa la cosa più difficile. Si continua a fare quello che si è sempre fatto"
Spalletti: "Ho molte persone a cui sono legati affettivamente a Udine perchè poi quando torno indietro a quello che è stato il mio percorso ci sono molte squadre dove sono rimasto per molti anni. Tipo Roma 7 anni, Udinese 5 anni, Empoli 5 anni. Quando si dice che ho un carattere difficile la cosa stride un po' perchè è difficile trovare un altro che si è consumato la carriera in 4-5 squadre. All'Udinese fui chiamato quando la squadra aveva difficoltà , ci salvammo al primo anno. Dopo mi lasciarono andare da un'altra parte per poi riprendermi e ci rimasi per molto tempo. Questo mi fece legare rapporti con Pierpaolo Marino, ho letto sua intervista e sono d'accordo che questo Napoli qui è partito della C. Lui è un totem del calcio. Poi la famiglia Pozzo che mi ha dato moltissimo con i quali avevo legato un rapporto stretto poi come calciatore ho avuto Sottil che già quando ci si è fatto amichevole con l'Ascoli si vedeva che avrebbe avuto un futuro importante da allenatore. Già ai tempi dell'Udinese era quello delle discussioni in campo su cosa fare. Sono ricordi belli, mi fa piacere incontrarli ora in un momento importante per la nostra storia"
12.35 - Inizia conferenza stampa