Il derby del Sole nel giorno di Paquetta. Napoli-Roma, un crocevia fondamentale per la squadra di Luciano Spalletti. Da una parte un ostacolo da superare per aggrapparsi ncora al sogno scudetto; dall'altra il rischio di riaprire una corsa Champions che - almeno dal fronte azzurro - sembrava ormai praticamente ipotecata dopo il successo dopo il successo di Bergamo. Ma poi c'è stato l'ennesimo, surreale, tracollo casalingo con la Fiorentina, così resta matematicamente ancora tutto aperto per l'Europa che conta.
Al Maradona, intanto, si giocherà anche contro i tabù: non solo un ex San Paolo che non dà più gioie ai padroni di casa, ma anche un José Mourinho mai battuto da Spalletti nei precedenti in Serie A. Sarà l'occasione per l'attacco del Napoli di riscattarsi tra le mura di casa, con l'obiettivo di bucare quante più volte possibili quel che poteva essere il portiere del Napoli: Rui Patricio. Estremo difensore della nazionale portoghese, il 34enne, voluto dall'allenatore suo connazionale, si è fatto ben presto apprezzare nella Capitale per esperienza e concretezza. Ma non tutti ricorderanno che in precedenza è stato stato seguito a lungo dal Napoli, sfiorando anche un vero e proprio approdo in azzurro.
Il tutto risale al 2018 con l'addio di Pepe Reina. La società , malgrado Alex Meret già in rosa, cerca un profilo altrettanto esperto e di caratura internazionale per fare da chioccia al portiere friulano. Quello di Rui Patricio diventa il profilo indicato. Soprattutto per un fattore: l'essersi svincolato dallo Sporting Lisbona. Quale occasione migliore. Lui, così come tanti altri giocatori, si liberano infatti dopo un episodio choc. Ovvero un gruppo ultras che, alla luce di una rivolta, irrompono nel centro sporitvo dela società e generano il panico aggredendo i giocatori colpevoli - a loro detta - di mancata professionalità e attaccamento. Un fatto troppo grave per proseguire su quella scia.
Rescissione unilaterale per giusta causa, sarà questa la decisione di Rui Patricio e di molti suoi compagni di squadra. Nel frattempo c'è l'intesa col Napoli per un quadriennale da 2 milioni a stagione, col portoghese che inizia a sondare anche una casa a Posillipo tramite intermediari. L'affare, tuttavia, sfumerà per un motivo molto semplice: il possibile ricorso dello Sporting. In caso di vittoria, infatti, la squadra che avrebbe nel frattempo ingaggiato Rui Patricio avvrebbe dovuto corrispondere il valore della clausola rescissoria: 45 milioni di euro. Troppi per De Laurentiis per correre un tale rischio. Così, nonostante un affare praticamene definito, il Napoli mollerà la presa, prenderà Ospina nel rush finale di mercato, e il portiere iberico andrà al Wolverhampton dopo la delusione campana. Quattro anni dopo, rieccoli uno davanti all'altro. Mentre il Napoli a fine stagione dovrà decidere ancora una volta cosa fare con i portieri...