Hirving Lozano al Napoli: Antonio Corbo svela i retroscena dell'affare nel suo editoriale per La Repubblica oggi in edicola:
I dettagli dell’affare sono complessi: l’attaccante di piede destro che volentieri plana a sinistra ha uno sponsor caparbio, prima difficoltà liberarlo dalla Nike per trasferire i diritti di immagine alla Filmauro. Il 20 per cento dei 42 milioni che il Napoli pagherà al Psv Eindhoven come penale risolutiva va poi al Cf Pochuga, il club che ha scoperto e lanciato Lozano, nella città capitale dello Stato di Hidalgo. Il giocatore è accreditato da una leggenda: gli abitanti di Pochuca sono veloci perché vivono tra sberle di vento nel Messico Centrale.
De Laurentiis ha dovuto anche scavalcare una insopportabile barriera. La provvigione degli agenti più famosi. Amando il risparmio più di se stesso, il presidente ha lottato molto per comprimere in 4 milioni gli onorari a Mino Raiola, l’ex cameriere di Harlem che alla Juve di solito chiede il 14 per cento. Per De Ligt, affare da 75 milioni, ne ha avuto 10,5. Con il Napoli si è fermato al 10 per cento. Tredici per James Rodriguez ne chiede Jorge Mendes, il portoghese con la più qualificata scuderia europea, Cristiano Ronaldo il più famoso dei campioni che assiste.
La Federcalcio ha fissato due mesi fa un tetto del 3 per cento agli agenti. A Raiola sarebbero dovuti 1,2 milioni. Ma non va così. Le società accettano spesso una formula di allegra ambiguità: “Oneri accessori”. Non sarà facile evitare parcelle così alte, da far invidia anche alle banche d’affari americane. La Fifa riconosce infatti agli agenti anche la facoltà di essere delegati per le trattative con il club che cede il giocatore.
Con quattro milioni di euro, dopo una notte e mezza giornata a Napoli, la missione rende all’agente-ovunque Raiola una somma rilevante. Potere d’acquisto: otto appartamenti al Vomero. Ma Raiola sembra che abbia molto insistito nel rimarcare lo sconto: l’ha trattato da vero amico, certo, De Laurentiis dovrà ringraziarlo.