Mauro Icardi, Fernando Llorente e Leonardo Campana. Che l'attacco del Napoli avesse parlato un po' più spagnolo alla fine di questa sessione, in fondo si sapeva. Il problema, più che altro, era individuare quale versione tra quella argentino, ecuadoriana o europea. Alla fine l'ha spuntata il vecchio continente, con l'attaccante di Pamplona già sbarcato in Italia e pronto a firmare un contratto biennale.
Stufo di aspettare Icardi, il club ha optato per il piano B: non un sostituto diretto dell'albiceleste, ma nell'intera strategia societaria. Quindi non più un bomber potenzialmente da 30 goal come suggerito direttamente dal presidente Aurelio De Laurentiis, ma un profilo che si alternasse con Arkadiusz Milik che ora verrà messo al centro del progetto. Il prescelto è appunto Llorente: svincolato, con esperienza internazionale e con caratteristiche differenti dagli altri giocatori del reparto avanzato.
Nel frattempo, tra i due, c'era anche quella promessa di 19 anni protagonista nell'ultimo mondiale U20. Una trattativa reale e spedita, confermata direttamente dal suo agente ai nostri microfoni. Poi il colpo di scena: il dietrofront del calciatore, con tanto di annuncio attraverso il suo profilo Instagram. Ma cosa è successo nel frattempo? Secondo quanto raccolto da CalcioNapoli24.it, il giocatore non si è sentito valorizzato al modo giusto. Si è sentito più che altro un potenziale affare economico, ma non innanzitutto un giocatore su cui puntare veramente.
Il Napoli gli ha infatti riferito che sarebbe stato in un limbo tra prima squadra e Primavera, quindi ultimo nelle gerarchie offensive di Carlo Ancelotti e primo in quelle di Roberto Baronio. Uno scenario che non ha per nulla convinto il classe 2000, il quale non pretendeva di certo un posto fisso ma sperava quanto meno di rientrare stabilmente in prima squadra e, seppur da riserva, diventare comunque un elemento su cui puntare all'occorrenza.
Situazione che in realtà si è delineata un po' con tutte le squadre interessate, ma soprattutto col Napoli che probabilmente era quello più vicina tra tutte. Non un problema di natura economica quindi, né una distanza col Barça sudamericano: volendo, da questo punto di vista, l'affare poteva chiudersi. A fermare il tutto, piuttosto, è stata la volontà del ragazzo, il quale ha temuto di fare un passo indietro pur approdando in una big il cui interesse l'ha reso orgoglioso.
Tuttavia le parti parti si sono lasciate serenamente, e in fondo c'è la convinzione che questo rinvio potrebbe essere positivo per tutti. Per il Barcellona FC che potrebbe ricavarne di più al prossimo giro, per il giocatore che potrà giocare con continuità e per lo scouting campano che potrà monitorarlo ulteriormente. Servirà però una premessa necessaria affinché l'affare vada in porto nel 2020: un interesse reale della società campana, pronta a puntarci davvero.
di Pasquale Edivaldo Cacciola
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