Attraverso i social il giornalista Paolo Ziliani mette in evidenza un aspetto dell'espisodio che vede coinvolto Acerbi dell'Inter:
Non a noi, ma Acerbi deve dire a Thuram, Dumfries, Bisseck, Cuadrado e Buchanan se è vero o no che ha detto a Juan Jesus "negro" Francesco Acerbi non può restare in silenzio: ha 36 anni, non è un ragazzino e deve dire se è vero o no che ieri in Inter-Napoli ha rivolto un insulto razzista a Juan Jesus, come il brasiliano ha denunciato durante la partita all'arbitro. Ma a pretendere che Acerbi faccia chiarezza devono essere anche l'Inter e la FIGC, visto che Acerbi è convocato per i prossimi due impegni della nazionale. Un insulto per "motivi di razza, colore, religione" viene punito dal codice di giustizia sportiva con "almeno dieci giornate" di squalifica: Acerbi deve comportarsi da uomo e raccontare la verità anche per una questione di rispetto, credo dovuta, verso i suoi compagni di squadra Thuram, Dumfries, Bisseck, Buchanan, Cuadrado. Vera o falsa che sia l'accusa lanciata ieri in campo da Juan Jesus, non può passare in cavalleria senza un chiarimento.