Riceviamo e pubblichiamo la lettera di due tifosi presenti alla partita di addio a Bratislava di Marek Hamsik.
âUN ATTIMO ANCORA, IL NOSTRO VIAGGIO A BRATISLAVA PER MAREK HAMSIKâ
Ciò che è avvenuto nel primo weekend di luglio nella capitale slovacca e più precisamente tra le sue vie e al Tehelné Pole Stadion, ancora oggi ci lascia senza parole e con Andrea, uno dei miei compagni di viaggio facciamo fatica a buttar giù due righe, ma proviamo ricordando i nostri volti, quelli dei nostri compagni di viaggio e sistemando i pensieri speriamo di trasmettere quanto provato in quelle 24h.
Non avremmo mai creduto che Bratislava fosse così vicina un asse quello con la città di Napoli che ha unito amanti del calcio, di Marek Hamsik ma anche della Napoli stessa abbracciando tutti tra locals, partenopei e anche turchi, quelli del Trabzonspor con i quali abbiamo vissuto unâ esperienza abbastanza particolare ed emozionante. Questo evento non è stato solo un tributo ma una dichiarazione dâamore, lâennesima del nostro popolo, che ha reso eterno il legame con il 17 con la cresta e gli altri ex azzurri arrivati per omaggiarlo, tra i quali Josè Callejon e Ciro Mertens detentore di record e custode delle chiavi della nostra città .
Quando abbiamo deciso di partire per questo viaggio e per lâevento sapevamo già che avremmo vissuto qualcosa di speciale, che ci saremmo emozionati ma credeteci quando vi diciamo che la realtà ha superato ogni aspe ? a ? va, già a Ciampino lâincontro con Calzona ci ha regalato la sensazione di essere parte di qualcosa di grande, più di semplici spettatori, ma parte di una famiglia che si riunisce per celebrare uno dei suoi figli più belli..
Ripenso alle parole di mia zia Sara, che questa passione me lâha cucita addosso: âDopo Diego, solo Marekâ, che con leadership, semplicità ha sposato letteralmente i nostri colori, riportandoci per mano a tornare grandi. Passeggiando per la città abbiamo incontrato anche Miska sua sorella nonché moglie di Gargano, lâincontro fugace ma straordinariamente umano ha portato a una promessa, per uno di noi câera un regalo speciale: la maglia firmata dal Walter che il giorno dopo avrebbe trovato alla reception di un hotel lì in città . Ancora ora, siamo senza fiato per un gesto semplice ma non scontato.
La magia vera câè stata poi sul prato verde con Marek ed i suoi compagni che ci hanno accompagnato in un mix di emozioni soprattutto o nel rivedere Marek Josè e Ciro insieme ci hanno riportato al San Paolo e a quelle âsarrianeâ notti di calcio spettacolo durante le quali incantando lâ Italia sognavamo lo scudetto. Ritornando a casa abbiamo pensato che certi addii non sono una fine ma trasformazione, Marek non giocherà più ma resterà nel cuore di chi lâha vissuto e nelle parole di quelli che lo racconteranno e rivedere suo figlio Lucas con le sue stesse movenze, già ci fa sognare.
Bratislava è stata per 24 ore teatro di unione culturale e sportiva, il tutto per omaggiare un campione che ha unito da subito ogni angolo trasmetteva scariche di nostalgia, gratitudine infinita e struggente malinconia, che hanno trovato spazio lungo il corpo e ci fa essere grato per aver vissuto unâesperienza simile.
Colmata da uno scambio ovvero una maglia del Napoli con la sciarpa del Trabzonspor, che ha sugellato amicizia e legame sportivo. Le differenze culturali sono evidenti ma nonostante fossimo lontani da casa, ci siamo sentiti come a casa, come se affacciati da una fenestella câincantassimo davanti al golfo di Marekiaro.
Alessandro & Andrea