Dopo quanto accaduto con il bimbo-mascotte durante Napoli-Juventus, il baby tifoso del Napoli ha ricevuto insulti da parte di personaggi della televsione. Su tutti Cruciani e Mughini, che non hanno risparmiato critiche aspre e violente. Il papà del piccolo tifoso azzurro ha ritenuto opportuno rispondere con una lettera aperta, prevenuta alla redazione de La Radiazza di Radio Marte attraverso l'avvocato Sergio Pisani. Di seguito la trascrizione della lettera:
Egregi Mughini e Cruciani
sono il papà di quel piccolo, birbante, futuro ed inevitabile âparcheggiatore abusivoâ che abusando della sua spontanea esuberanza è inciampato nella âviralità â dellâignoranza, unica genuina espressione di unâepoca digitale madre di una cultura di massa che mai potrà favorire il progresso del genere umano.
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Ricordo un esimio giurista vissuto nello scorcio del diciannovesimo secolo che, cavalcando lâidea positivistica, figlia degenere del pensiero evoluzionistico, ritenne che il figlio del delinquente abituale non poteva diventare altro che un delinquente a sua volta.
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Gli eventi successivi declassarono le teorie lombrosiane ad una semplice deviazione della matrice darwiniana e ben presto furono dimenticate. Ma questa storia, cultori come voi siete la conoscete a memoria.
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Mio malgrado noto che larve di quella malattia continuano a sussistere anche al giorno dâoggi e quindi mi sento di suggerire alle popolazioni più esposte a questo virus di intervenire al più presto per evitarne il contagio.
Comprendo le esigenze del vostro lavoro, come comprendo la necessità che il gradimento sia il termometro del conto corrente di alcune categorie di professionisti; tuttavia sono aduso a credere che sia riprovevole creare un format di fortuna, o mantenerlo, speculando con generalizzazioni che non fanno assolutamente onore ad un popolo, quale quello italiano, che ha avuto la fortuna di avere una storia così elevata da essere il labaro della nostra identità .
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Spero vogliate leggere in modo oggettivo questa mia risposta alle inutili offese da voi elaborate allâindirizzo di un piccolo bimbo, primo della classe, generoso e amato in modo incondizionato da parenti e amici che altro non ha fatto di male se non sfuggire alle indicazioni dei suoi genitori per affermare un proprio pensiero.
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Buon lavoro a tutti e grazie dellâattenzione