Ryan Atkin, arbitro professionista inglese di 32 anni, che in questa stagione dirigerà le gare dei campionati sotto l'egida dell'English Football League (dalla Championship alla League II) e della National League, in un'intervista a 'Sky Sports' riportata dalla FA, ha ammesso la propria omosessualità.
"Sono arbitro e sono gay. - ha dichiarato il fischietto inglese - Essere gay non è una cosa che incide su una partita di calcio, ma se si parla di uguaglianza e diversità, allora ammetto di essere gay, perché è pertinente".
"L'impegno della FA, Premier League e EFL per l'inclusione degli LGBT è fondamentale. - ha sottolineato Atkin - Con i prossimi tornei internazionali che si svolgeranno in Paesi in cui essere gay è un crimine o dove le persone sono perseguitate per la loro sessualità, è più importante che mai che gli organi di governo, le grandi organizzazioni e i marchi continuano a sostenere e sponsorizzare campagne che promuovano la parità per tutti".
"L'omofobia è ancora un problema, ma le cose stanno migliorando tutto il tempo. - ha spiegato ancora Atkin - Senza dubbio, sono stati compiuti progressi significativi da quando ho iniziato ad arbitrare. Ora vorrei vedere i giocatori e gli arbitri utilizzati per ispirare una maggiore inclusione e promuovere l'uguaglianza fra le persone. Questo sforzo può portare questi valori in comunità dove ancora non sono diffusi".
Neal Barry, ex arbitro responsabile della crescita degli arbitri per conto della FA si è detto felice del coming out di Atkin: "La FA offre pieno sostegno a Ryan, - ha assicurato - il nostro ruolo è quello di sostenere tutti gli arbitri, favorire la loro crescita e soprattutto assicurarsi che la loro sia un'esperienza positiva". Chissà ora che dopo Atkin altri omosessuali del mondo del calcio non decidano di seguire il suo esempio.