Benitez lo snobba, contro l'Inter l'esclusione più preoccupante: per un azzurro è l'ora del riscatto

di Marco Lombardi - Twitter: @marcolombardi24

Sembra passato un secolo da quando la notte del 31 agosto scorso, Jonathan De Guzman entrava per la prima volta nel “cuore” dei napoletani segnando il gol vittoria contro il Genoa all’esordio in Serie A a pochi secondi dal triplice fischio finale dell’arbitro Banti. Dopo il suo acquisto passato in sordina tra lo scetticismo generale, sembrava quindi aver convinto tutti già alla prima partita. Il saliscendi di emozioni e sentimenti che regala il calcio però, ha riservato qualche brutta sorpresa all’ex Swansea e Villareal. Da quel 31 agosto due mancate convocazioni in nazionale e un turbinio di prestazioni ai limiti della sufficienza seguite da critiche a non finire.

Di certo le prestazioni molto poco convincenti dell’intera squadra hanno contribuito al suo scarso rendimento nei pochi minuti che Benitez gli ha concesso tra campionato ed Europa League, rispettivamente 107 e 62 minuti. A sorprendere infatti, è soprattutto la mancata considerazione che il tecnico spagnolo ha mostrato di avere fino ad ora per De Guzman. Addirittura non convocato per la sfida contro lo Sparta Praga alla prima nel Girone I in Europa League, e in panchina nelle ultime due sfide in campionato contro Torino e Inter.

Proprio nella sfida contro l’Inter di domenica scorsa è arrivato il segnale peggiore per l’olandese: a metà del secondo tempo infatti, Jorginho ha preso il posto di Hamsik posizionandosi sulla linea della trequarti al posto dello slovacco, “rubando” di fatto la sostituzione a De Guzman che si sarebbe potuto così esprimere per la prima volta nel suo ruolo naturale come centrocampista offensivo. Per come è poi andata a finire la gara, i rimpianti aumentano. Contro lo Young Boys dovrebbe avere più spazio, con Benitez che quasi sicuramente gli darà spazio da titolare. Jonathan, è giunta l’ora del riscatto!