Il Napoli di Sarri riprende il discorso lasciato lo scorso anno. Dopo la gara a due facce di Pescara, salvata dal furetto Mertens, gli azzurri trovano la prima vittoria. Sventola l'aria dell'est in casa azzurra con la doppietta di Milik e l'azione decisiva di Zielinski che ha riportato avanti i partenopei. Per la punta non poteva esserci esordio migliore dal 1'. Senso della posizione e ottima capacità aerobica mostrate con la sfrontatezza della gioventù. Il dialogo con Mertens e i movimenti generali sono da migliorare tanto, ma le premesse fanno ben sperare. Pronto a dare il massimo invece è Mertens. Il belga sta bene sotto tutti i punti di vista. È lui l'uomo partita anche per la nuova veste tattica chiesta da Sarri. Senza Higuain e con un attacco ancora acerbo, il tecnico cambia le strategie offensive. È l'esterno l'uomo che deve azionare il gioco dai venti metri in avanti con tagli verso la mediana e la ricerca del dialogo con la punta. E così Mertens e Milik si cercano per l'intera gara e sono loro a trascinare gli azzurri. Le solite amnesie difensive, con Reina protagonista insieme a Ghoulam, riaprono il match ad inizio ripresa rischiando di vanificare il lavoro offensivo della squadra. Ci pensa Zielinski a risolvere propiziando il gol del vantaggio del solito Callejon con una incursione che ha ricordato un tale Nedved. Il polacco, anche lui, farà parlare e darà filo da torcere ad Allan. Il vento dell'est fa bene al Napoli. Porta energia, vitalità, mentre Napoli sogna un ritorno di quelli che cambierebbero tutto... anche per il primato...