IL GIORNO DOPO la trentatreesima giornata... il regalo del Napoli, il folle retropassaggio ed il dato sui pareggi

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IL GIORNO DOPO la trentatreesima giornata... il regalo del Napoli, il folle retropassaggio ed il dato sui pareggi

Il giorno dopo la trentatreesima giornata. Turno che si apre con gli anticipi del sabato. Tra Atalanta e Bologna e Fiorentina e Inter. Due gare con una pioggia di goal. Ben 14 in due partite.  

Il giorno dopo la trentatreesima giornata. Goal a grappoli anche nell'anticipo della domenica ad ora di pranzo tra Napoli e Sassuolo. Purtroppo per gli azzurri non tutti nella porta giusta. 

Il giorno dopo la trentatreesima giornata. In una Reggio Emilia invasa da più di diecimila napoletani,  gli uomini di Sarri,  così come la settimana scorsa contro l'Udinese, regalano il primo tempo. Ritmo blando, tanta accademia e poche conclusioni ma di contro nessun rischio. 

Il giorno dopo la trentatreesima giornata.  Altra musica nella ripresa. Pochi minuti, tre passaggi e Martens infila il suo goal numero 22 in campionato. Gara che potrebbe mettersi in discesa con gli uomini di Di Francesco costretti a lasciare spazi nelle retrovie.  Ma il Napoli ama complicarsi la vita e questa volta toccherà ad Hamsik combinarla grossa. Folle ed inutile retropassaggio di testa per Reina.  Berardi raccoglie,  ringrazia e infila il pari. Tutto da rifare. 

Il giorno dopo la trentatreesima giornata. Il tempo ci sarebbe eccome per provare a vincerla. Ma il Napoli si fa prendere dalla frenesia di dover tornare in vantaggio e purtroppo i regali non sono ancora finiti. Strinic non si accontenta di giocare semplice e sull'out destro perde un pallone velenoso. Costretto a fare fallo, rimedierà un giallo e concederà una punizione dalla quale scaturirà il raddoppio del Sassuolo. 

Il giorno dopo la trentatreesima giornata. Nel mezzo, Napoli poco fortunato. La traversa prima e il palo poi negheranno il goal a Mertens e Insigne. Peccato. Il belga, seppur meno appariscente del solito, risulterà essere tra i migliori. Per lui un goal, un legno e un rigore procurato, visto da tutti tranne che dall'arbitro. 

Il giorno dopo la trentatreesima giornata. Con il Napoli sotto, Sarri getta nella mischia anche Milik. Forse tardivo il suo ingresso. Sarà proprio l'attaccante polacco ad evitare la sconfitta realizzando in mischia da azione d'angolo. Dopo mesi e un paio di centinaia di corner calciati, finalmente il Napoli ne concretizza uno. 

Il giorno dopo la trentatreesima giornata. Il Napoli rallenta la sua rincorsa alla piazza d'onore.  Ancora una volta paga a caro prezzo disattenzioni ed errori dei singoli in fase difensiva. Una costante di questa stagione. Con quelle di ieri, fanno ben 35 le reti subite. Effettivamente tantissime. Tanti anche i pareggi per gli azzurri. Ben otto. Delle squadre che occupano i primi sette posti della graduatoria, il Napoli è la squadra che ha pareggiato di più. E con la vittoria che vale tre punti, i pareggi sono mezze sconfitte. 

Il giorno dopo la trentatreesima giornata. Resta il rammarico di non aver centrato la sesta vittoria consecutiva lontano dal S.paolo al cospetto di una formazione che ha fatto pochissimo per pareggiarla prima e per vincerla poi. Come purtroppo è spesso accaduto in questo campionato, ha fatto tutto il Napoli. Goal fatti e goal subiti. E come se non bastasse, anche le dea bendata ieri non ha aiutato gli azzurri. Quasi sempre, il tiro di Insigne che ha colpito la faccia interna del palo, finisce poi per carambolare in rete. Ieri invece, per una strana e sconosciuta legge della fisica, il pallone è tornato in campo. 

Il giorno dopo la trentatreesima giornata. E' stata la settimana del rinnovo di Insigne. Benissimo. Ora si spera che quella a venire, sia la settimana del rinnovo di Mertens. La proprietà si è espressa dicendo che può divenire noioso allenare sempre gli stessi giocatori. Appunto. Niente è più gratificante per un allenatore, allenare calciatori sempre più bravi. Sono quelli che si riterrà non più all'altezza che vanno mandati ad allenarsi da qualche altra parte. I migliori, una Società che nutre e sbandiera ambizioni, ha il dovere di trattenerli. I processi di crescita così si portano a termine, inserendo di anno in anno, calciatori all'altezza. A questo organico, come a quello degli anni passati, manca davvero poco per essere ancora più competitivo. Si spera che quel poco, questa estate arrivi.

Stefano Napolitano

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