IL GIORNO DOPO Benfica-Napoli... Callejon il più intelligente degli ultimi 40 anni, l'ubriacatura di Luisao ed il lusso che non ci si può permettere

Il giorno dopo Benfica - Napoli è un giorno di festa. Meritatamente gli azzurri accedono agli ottavi di Champions e per la prima volta lo fanno da primi del girone. Strana coincidenza in entrambe le volte che la squadra partenopea ha raggiunto il prestigioso traguardo, l'ha fatto con un allenatore toscano in panchina. Evidentemente con tutti i limiti che comporta un carattere "tosto" e poco elastico,  da queste parti occorrono uomini così per tenere testa alla critica e alla proprietà. Oggi si celebra Sarri come allora si celebrò Mazzarri. Giusto così. 

Il giorno dopo Benfica - Napoli.  Gli azzurri ci arrivano carichi dopo le tre reti rifilate all'Inter e consapevoli della propria forza e per nulla intimoriti dallo stadio e dal blasone dell'avversario,  la inizieranno con il piglio della grande squadra.  E anche questa è maturità e mentalità vincente. 

Il giorno dopo Benfica - Napoli è anche il giorno dopo Dinamo Kiev - Besiktas. È indubbio che le rassicuranti notizie che  giungevano dall'Ucraina hanno liberato ancora di più testa e gambe degli azzurri e per i portoghesi non vi è stato scampo. 

Il giorno dopo Benfica - Napoli. Gli uomini di Sarri partono forte. Sui piedi di Gabbiadini le migliori occasioni. Almeno tre. Non avrà tempo per la quarta. Sarà richiamato in panca. Al suo posto Mertens che neanche entra e si inventa un geniale tocco per Callejon.  Lo spagnolo, il giocatore tatticamente più intelligente che si ricordi al Napoli negli ultimi 40 anni,  lo capitalizzera' con la classe e la freddezza del campione. Al raddoppio ci penserà il folletto belga. Con una serie di finte ubriachera' Luisao procurandogli una forte emicrania. Pare che il difensore portoghese sia poi stato portato in ospedale per accertamenti. Sarà poi dimesso in serata con una semplice terapia: dimenticare Mertens. Sul doppio vantaggio e la contemporanea goleada degli ucraini finisce la gara ed inizia la festa. 

Il giorno dopo Benfica - Napoli. Si accede ai ottavi con 11 punti. Sette dei quali conquistati fuori casa dove si è rimasti imbattuti. E forse non è un caso. L'attuale parco attaccanti del Napoli,  ma anche le caratteristiche di Hamsik e Zielinski, riescono ad esprimersi meglio in velocità con sistematico attacco degli spazi e con le squadre avversarie in "uscita". Il possesso palla è bello da vedere e presuppone organizzazione e tecnica di base, ma all'attuale Napoli, privo di una punta di ruolo, serve più che altro per difendersi. Della serie finché si ha il pallone, non si subiscono reti.

Il giorno dopo Benfica - Napoli. Monumentale Callejon. Terrificante l'impatto di Mertens sulla gara. Bene Hamsik.  E molto bene anche Ghoulam troppo spesso gratuitamente criticato. Continua la ripresa di Insigne. Benedetto il rientro di Albiol al di là della leggerezza sul goal subito. E anche se non ha brillato come nelle altre uscite, bene anche Diawara. Assicura presenza e fisicità che in Europa contano non poco. Jorginho ne seguirà molte dalla panchina. Male Gabbiadini. Tre occasioni sul suo piede migliore e nessuna sfruttata. In campo europeo è un lusso che non ci si può permettere. Un grande attaccante almeno una l'avrebbe buttata dentro. Ormai è chiaro. Non è un grande attaccante. 

Il giorno dopo Benfica - Napoli.  Con la qualificazione piovono altri soldi nelle casse della società. A gennaio urge tornare sul mercato.  Uno,  se non due attaccanti. E la coppa d'Africa indebolirà la squadra privandola di due titolari.  Un difensore capace di giocare su entrambi i lati servirebbe come il pane. Il mercato di gennaio possibilista ne offre. Basta avere l'intenzione di spendere. E sposta anche gli equilibri. Lo scorso inverno il Faraone e Perotti ( 14 reti in due ), alla Roma gli equilibri li spostarono eccome. Impensabile continuare a fare bella figura in Champions e pensare di scalare posizioni in campionato senza completare la rosa. Che questa qualificazione sia un punto di partenza e non d'arrivo.

Stefano Napolitano