I dirigenti Samp si sono buttati in un duro lavoro per risolvere al più presto ogni questione. Purtroppo la variabile che continua a condizionare tutto è Schick, da oggi di nuovo in gruppo con il resto della squadra. Canovi, per qualche tempo rappresentante del giocatore in Italia, ha definito “funambolici” i suoi procuratori e in effetti appaiono quanto meno stravaganti, per aver detto di no alla Roma, che per Schick aveva messo sul piatto 38 milioni di euro. La Samp avrebbe incassato, giustificandosi con l’Inter (che per il fair play finanziario può solo chiudere l’operazione in prestito con obbligo di riscatto) e con la Juve tornata alla carica, ma il giocatore insiste nel voler solo queste due destinazioni. Su di lui anche Paris S.Germain, Monaco e Borussia Dortmund, ogni epilogo è ancora possibile.
Come rivela l'edizione genovese de La Repubblica: "Nel frattempo la Samp ha ristretto il campo dei sostituti: in pole c’è Zapata e alle porte, probabilmente giovedì, un incontro decisivo con gli agenti (impegnati a far scendere le richieste di De Laurentiis) e il Napoli. La Samp spera di chiudere per il colombiano e per Tonelli, che vuole il blucerchiato e non il Chievo, e potrebbe arrivare in prestito con diritto di riscatto".