Vittoria con la sorpresa Milik: a Verona insulti agli azzurri, ma Insigne non si è fatto intimidire

Rassegna Stampa  
Il Verona battutto, ma gli insulti restanoIl Verona battutto, ma gli insulti restano

Un’altra vittoria convincente, per il Napoli: questa volta in campionato. Nel solito clima infernale del Bentegodi gli azzurri hanno travolto il Verona (3-1) e hanno risposto al primo allungo della Juve. Il testa a testa per il tricolore promette emozioni. Il turn over di Maurizio Sarri è stato anche più sostanzioso del previsto, con quattro titolari nuovi rispetto alla sfida europea contro il Nizza. Il completo recupero di Hysaj ha sbarrato la strada al debutto stagionale di Maggio, ma gli azzurri si sono presentati lo stesso allo stadio Bentegodi con una formazione ritoccata in tutti e tre i reparti: con Chiriches in difesa, Zielinski e Diawara a centrocampo e soprattutto con il rilancio al centro dell’attacco di Milik.

Come scrive La Repubblica: "Una scelta dettata dalla necessità di recuperare pure psicologicamente il giocatore polacco e in parte dalle pessime condizioni del terreno di gioco: poco adatte a una manovra da impostare solamente sulla velocità e con il pallone rasoterra, specialmente nella metà campo in cui il Napoli ha dovuto sviluppare la sua offensiva durante il primo tempo. Tutti i nomi dei giocatori di Sarri sono stati infatti salutati con il grido di “scimmia”, accompagnato da ulteriori insulti personalizzati per Insigne. Ma Lorenzinho non si è fatto intimidire ed è stato il mattatore delle prime fasi della gara: costringendo Nicolas a due parate difficili e sfiorando la traversa con uno dei suoi eleganti tiri a effetto. Il Napoli ce l’ha messa tutta per sviluppare il suo solito gioco, nonostante il vento impetuoso e il muro alzato dal Verona: schierato in blocco da Pecchia a difesa della propria area".

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