Milik agli amici: "Non sento tanto dolore". Poi l'sms di ADL: "Tranquillo, pensa solo a guarire"

Rassegna Stampa fonte : Giovanni Scotto per il Roma
Milik esce dolorante dal campo contro la SpalMilik esce dolorante dal campo contro la Spal

Il terrore corre sull’autostrada Napoli-Roma. Quella che ieri Arkadiusz Milik ha percorso prima di arrivare a “Villa Stuart” dopo le 20, dove stamattina alle 8,30 sarà visitato dal luminare in ortopedia, il professor Mariani. Un triste ritorno nella struttura romana, che meno di un anno fa ha accolto Milik nel giorno dell’operazione al ginocchio sinistro, operato per la rottura del crociato dopo l’infortunio in Nazionale.

LA PAURA, adesso, è esattamente la stessa: quella di un altro infortunio simile, ma all’altro ginocchio. Ieri Milik ha svolto esami strumentali presso la clinica di Pineta Grande. I risultati non sono chiari a causa del gonfiore del ginocchio, e il club azzurro non si è sbilanciato, ma si teme una lesione del legamento crociato. In un comunicato ufficiale si è parlato apertamente di possibilità di intervento chirurgico, ma deciderà il professor Mariani dopo aver rivelato l’esatta diagnosi. Inutile girarci intorno: anche dagli esami di ieri svolti dal dottor De Nicola, medico sociale, è emersa la preoccupazione di un interesse del legamento anteriore, il famoso “crociato”. Potrebbe essere lesione, perché l’arto è gonfio ma non tanto e perché il versamento è stato tutto sommato contenuto. Purtroppo lo stop sarà lo stesso di un anno fa, cinque mesi di stop. La speranza è che invece si possa trattare di un interessamento del menisco (lesione o distacco) o del legamento esterno, il collaterale. In questi due casi l’infortunio sarebbe serio ma non grave, con uno stop da individuare in 80-90 giorni. Tanto per capirsi, l’infortunio al menisco potrebbe essere lo stesso in cui è incappato Alberto Grassi, che rimase fermo una quarantina di giorni. Purtroppo il pessimismo ha preso il sopravvento, anche perché una seppur piccola lesione del crociato deve essere ricomposta chirurgicamente. Anche in questo caso si va verso il classico stop di 4-5 mesi, tralasciando ipotesi super ottimistiche che poi non trovano riscontri reali. La società azzurra è rimasta prudente, senza ipotizzare nulla. La speranza è che possa arrivare una (relativamente) buona notizia. Ma in ogni caso l’infortunio c’è e Milik dovrà rimanere fermo per un certo periodo di tempo.

INTANTO IERI il polacco è stato a pranzo fuori con gli amici, a Lago Patria. Non ha parlato con nessuno dell’infortunio, ma ha risposto educatamente a chi gli ha chiesto come stava. Sorrisi, qualche parola dicendo che non sente tanto dolore. Milik camminava sulle sue gambe anche se claudicante ed è apparso un po’ ombroso in volto ma comunque sorridente. Milik ha ricevuto gli auguri di De Laurentiis, che dagli Stati Uniti gli ha inviato un messaggio in cui gli ha scritto di stare tranquillo e pensare soltanto a guarire. Molto arrabbiato Sarri, che addebita l’infortunio al pessimo terreno di gioco di Ferrara: in effetti Milik ha piantato il ginocchio a terra, ma il piede è affondato anche perché c’era una zolla che ha tradito il giocatore. Per fortuna la torsione (in avanti) seppur ben visibile non ha portato a movimenti innaturali. Si spera nella resistenza del fisico del giocatore, che almeno in questa occasione potrebbe resistere ed evitare una rottura o lesione del crociato. Di sicuro c’è tanta sfortuna, perché Milik si fece male quasi un anno fa allo stesso modo. In quel caso il ginocchio fu il sinistro e la diagnosi impietosa dopo il ko con la Nazionale: rottura del crociato e intervento di ricostruzione. Milik è rimasto - di fatto - fermo cinque mesi. Ma anche dopo il rientro in campo il suo ritorno è stato lento, difficile e progressivo. Purtroppo con certi infortuni non si scappa.

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